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Questo articolo è stato pubblicato il 10 maggio 2012 alle ore 16:38.
«In Italia la ripresa si allontana: la domanda interna (specie i consumi) cala più del previsto e l'export ha perso slancio rispetto a qualche mese fa, nonostante il commercio mondiale vada meglio». Lo rileva il Centro Studi Confindustria nella Congiuntura (Csc) Flash di maggio.
Famiglie in difficoltà
Secondo gli analisti del Centro Studi, «l'aumento del numero di persone in cerca di occupazione conferma le difficoltà dei bilanci delle famiglie (che tendono a rimpolpare il risparmio precauzionale), mentre i margini delle imprese sono erosi dai maggiori costi unitari, anche del lavoro».
Peggiora il mercato del lavoro
«Si aggrava il peggioramento del mercato del lavoro italiano». È quanto si legge nel documento diffuso oggi. «L'Istat - spiega il Csc - ha rivisto al rialzo il tasso di disoccupazione a partire dall'ottobre 2011, con un ulteriore aumento a marzo al 9,8%, top dal settembre 2000. A fronte di un calo degli occupati dello 0,2%, il balzo (dall'8,3% di agosto) si spiega soprattutto con l'aumento della forza lavoro (+1,5%), particolarmente marcato tra le donne (+2,1% contro il +1,1% degli uomini)».
La ripresa si allontana: recessione più evidente
«Lo scenario economico ha cessato di migliorare». È questo l'ulteriore allarmo lanciato dal centro studi di Confindustria, che sottolineando come «la recessione nell'eurozona si sta accentuando». Soprattutto, la traiettoria delle economie Ue si sta discostando dal percorso di uscita dalla recessione, che prevedeva una contrazione meno intensa nel secondo trimestre e il ritorno a variazioni positive a partire dal terzo».
A rischio anche la Germania
Non solo: «Il contagio lambisce ora la Germania (che pure a marzo ha registrato incrementi significativi) e ha investito i Paesi Bassi; qui é scoppiata la bolla immobiliare, che rimane invece gonfia e minacciosa in Francia. L'economia tedesca nel complesso si espande, grazie ai servizi; ma l'impostazione deflazionistica per migliorare la competitività vacilla, come indica l'insolita benedizione governativa a consistenti aumenti delle retribuzioni coperti dai cospicui guadagni di produttività».
Consumi ai minimi storici
In particolare, il Csc rileva che lo scenario dei consumi é «molto sfavorevole» visto che la fiducia delle famiglie «ha toccato in aprile il minimo storico». Sono "crollati" i giudizi sul bilancio familiare a causa del balzo dei prezzi al consumo energetici (+34,8% in aprile dall'ottobre 2009, +13,6% dal picco 2008) e dal maggior risparmio precauzionale, «alimentato dall'incertezza sull'ammontare degli esborsi fiscali e dal tentativo di ricostituirne il valore eroso nel 2008-2009 per difendere lo standard di vita».
Pil in caduta: perdite oltre 1%
Sale anche la probabilità di una caduta del pil nel 2° trimestre 2012 più accentuata di quella prevista dal Csc a dicembre (-0,3%) e forse di quella stimata per il primo (-1,0%).
Si accentua il credit crunch
Il credit crunch si «è ulteriormente accentuato, sebbene i tassi abbiano smesso di salire; le banche denunciano tuttora difficoltà di raccolta e tendono a diminuire gli attivi».
Superare il fiscal compact
Infine, Confindustria fa notare come il pareggio di bilancio imposto dal fiscal compact sia stato un passaggio necessario ma non sufficiente per uscire dalla crisi. «Raccoglie sempre più consensi - si legge nel documento - la necessità di politiche federali a favore dello sviluppo».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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