GRECIA FUORI
Peggiora la liquidità del mattone
Se si verificasse l'uscita della Grecia dall'euro svanirebbero le ipotesi di allentamento degli spread, e quindi il riflesso positivo sul costo del credito e sulla propensione all'acquisto immobiliare. Con un ulteriore peggioramento della liquidità del mercato. La flessione delle compravendite nel primo trimestre 2012, peggiore delle attese, potrebbe non essere circoscritta ai primi mesi dell'anno come si sperava. Diventa quindi verosimile per fine anno un livello di compravendite compreso tra le 550mila e le 570mila. A quel punto la capacità di tenuta dei prezzi – che finora hanno subito discese contenute, soprattutto nei grandi centri – sarà messa alla prova. Ma si tratterà di discesa e non di crollo perchè in Italia, a differenza di Paesi come la Spagna, la domanda regge e il nuovo invenduto è contenuto

GRECIA DENTRO
Trend in linea con il 2011
Un effetto positivo sul sentiment dei privati arriverebbe senz'altro dal clima di "scampato pericolo" che seguirebbe la scelta della Grecia di non tornare alla dracma e restare nell'area euro. Il contenimento degli spread avrebbe ripercussioni positive sul mercato immobiliare italiano, che pur restando in una situazione critica, non dovrebbe subire discese elevate dei prezzi. In un clima lievemente più sereno le compravendite potrebbero quindi attestarsi a fine 2012 vicino alle 600mila unità, che rappresenta una sorta di soglia psicologica.
Il mercato riprenderebbe quindi un andamento in linea con i due anni precedenti, con una domanda rafforzata anche dall'immigrazione verso le grandi città, tenuto conto che già nella seconda metà del 2011 si è registrata una lievissima ripresa, poi subito ridimensionata.