Wall Street chiude in calo, sulla scia dei timori per la Spagna e dopo che la Cina ha escluso in varo di nuovi stimoli. Il Dow Jones arretra di oltre un punto percentuale (-1,28%) e fin dall'apertura spinge giù i listini Ue.

Focus Borse Europee
Seduta in profondo rosso nel Vecchio continente, con le piazze finanziarie depresse da un mix di fattori che aggravano ulteriormente la crisi europea del debito. Madrid archivia la giornata indossando la maglia nera d'Europa: l'Ibex 35 chiude a -2,58%. Parigi cede il 2,24%, Francoforte l'1,8% mentre a Milano l'Ftse Mib chiude a -1,79%. (indici finanziari).

Focus Piazza Affari
Tra i titoli peggiori Fiat, Impregilo Ord e Banca Pop Mi. Pesanti gli energetici e il lusso; male Mediaset, passano in negativo le principali banche (Intesa Sanpaolo, Unicredit) dopo avere provato il rimbalzo a metà seduta.

Focus spread
Oggi è tornata la tensione sugli spread, con il differenziale Bonos-Bund a 10 anni, che ha chiuso a 536,72 punti, e lo spread Italia-Germania che è arrivato a toccare quota 480 per poi chiudere a 465,12. In questo contesto il Tesoro ha pagato il 6,03% sui BTp a 10 anni venduti oggi in asta. Forte balzo anche per i rendimenti dei BTp a 5 anni, battuti al 5,66% (dal 4,85% precedente).

Bund e Gilt ai minimi. Treasuries record, mai così giù da 60 anni
ll sentiment del mercato è ben sintetizzato dalla nuova fuga verso i titoli di stato considerati più sicuri. Nel pomeriggio i rendimenti dei Bund decennali hanno segnato un minimo all'1,2610 per cento. Minimi da record si sono registrati anche sui Treasuries americani - sulla scadenza decennale i tassi sono scesi fino all'1,62 per cento, ai minimi da 60 anni - e sui bond della Gran Bretagna. Se le emissioni pubbliche di Stati Uniti e Gran Bretagna beneficiano dei massicci acquisti effettuati dalle rispettive banche centrali, i bassi tassi dei Bund potrebbero in parte riflettere anche ipotesi su una futura frammentazione dell'area euro e un ritorno a una valuta nazionale in Germania, e in questo modo scontare un apprezzamento della divisa di riferimento.

Timori per la Spagna
Intanto, la Spagna spaventa i mercati dopo che ieri l'agenzia di rating Egan Jones ha tagliato il debito a "B" e dopo che, secondo quanto riferisce il Financial Times, la Bce avrebbe respinto il piano per ricapitalizzare Bankia (a cui occorrono 19 miliardi di euro).

Euro sotto quota 1,24 dollari
Euro-dollaro è sceso sotto la quota di 1,24 (andamento cambio euro/dollaro). Ieri aveva chiuso a 1,2498.

Focus petrolio
Il petrolio prosegue in calo a New York, dove le quotazioni perdono il 3,3% a 87,77 dollari al barile, ai minimi degli ultimi sette mesi.

Focus Asia
La Borsa di Tokyo termina la seduta in calo dello 0,28%, a causa dell'ulteriore indebolimento dell' euro con i dubbi sulla stabilità del sistema bancario spagnolo e con l'incertezza sulle misure di stimolo economico della Cina. L'indice Nikkei si attesta a quota 8.633,19, con una perdita di 23,89 punti, in linea con i ribassi delle principali piazze finanziarie asiatiche.

Deboli anche gli altri listini asiatici in scia alla decisione della Cina di non introdurre misure di stimolo. La crescita del Paese quest'anno è attesa attorno all'8,2%, la più bassa dal 1999. «Le autorità cinesi vedono rischi al ribasso per la crescita di quest'anno», spiega a Bloomberg Dwyfor Evans,analista della State Street Global Markets. «Continueranno ad ad affrontare il rallentamento, ma è difficile valutare se sarà sufficiente», aggiunge.

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