Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 18 giugno 2012 alle ore 16:23.
L'ultima modifica è del 18 giugno 2012 alle ore 08:17.

My24

È durato poco l'entusiasmo delle Borse continentali per il voto in Grecia. Gli indici - che in apertura avevano fatto segnare rialzi di oltre l'1% - hanno subito rallentato fino a spegnersi e sulla periferia dell'area euro le Borse hanno segnato drastiche inversioni di rotta, mentre si riaccendevano i timori sulla Spagna, le cui banche e titoli di Stato sono tornati ad esser bersagliati da pesanti vendite. Madrid è la peggiore, con l'indice Ibex35 in calo del 2,96%, segue Milano. Giù anche Parigi (Cac40 -0,69%). In lieve rialzo Francoforte (+0,3%) e Londra (+0,22%).

Festeggia soltanto Atene: l'indice Composite ha guadagnato il 3,64% e ancora meglio ha fatto l'Athex 20, salito del 4,29%. Si attende ora la formazione del nuovo governo: il Presidente della Repubblica greca, Carlos Papoulias, ha conferito un mandato esplorativo di tre giorni al leader di Nuova Democrazia, Antonis Samaras.

Focus Piazza Affari
La Borsa di Milano ha chiuso la seduta in netto calo, negativi i principali indici: Ftse All Share -2,75%, mentre l'indice Ftse Mib è scivolato del 2,85%, a 13.009 punti, affossato ancora una volta dai titoli bancari. Sulla performance pesa tuttavia anche l'effetto dello stacco della cedola di alcune grosse società, come Intesa Sanpaolo. Le tensioni si sono riversate anche sui nostri titoli di Stato, con lo spread tra Btp e Bund decennali che ha chiuso a 465 punti rispetto ai 449 punti della chiusura di venerdì. Tra le blue chip, maglia nera a Mediolanum (-5,52%), Mediobanca (-5,34%), A2A (-5,11%), Bper (-4,74%) e Unicredit (-4,26%).

Focus Wall Street
Wall Street procede contrastata, con Dow Jones e S&P500 sotto la parità, mentre il Nasdaq è lievemente in positivo.

Spread spagnolo ai nuovi massimi
La Spagna intanto, oltre agli squilibri sui conti pubblici, si ritrova a dover intervenire su un sistema bancario che vede diversi istituti gravemente in dissesto, a causa delle loro esposizioni al comparto immobiliare. Per questo nei giorni scorsi ha annunciato che intende chiedere aiuti all'Ue, ma questo finora non è bastato a respingere l'allarmismo dei mercati.

Oggi la Banca di Spagna ha riferito che i prestiti in sofferenza delle banche sono continuati ad aumentare, incrementando livelli già a massimi storici. E oggi è di nuovo sulle banche che si concentrano i cali in Borsa, con Madrid che in chiusura accusa un meno 2,96%. Se ai primi scambi stamattina i rendimenti dei Bonos decennali si erano lievemente attenuati, al 6,82 %, successivamente sono tornati a subire pressioni fino a toccare un picco al 7,28% nel pomeriggio, nuovo record. In questo modo lo spread Bonos-Bund è arrivato a toccare 5,88 punti percentuali, o 588 punti base, successivamente ha a sua volta limato in parte i rialzi a 575 punti base. Il commissario europeo alla concorrenza, Joacquin Almunia ha cercato di rassicurare affermando che il paese non richiederà un salvataggio vero e proprio: paga caro sui bond ma alle sue aste continua a registrare richieste. «Le porte dei mercati restano aperte», ha detto.

Occhi puntati sul G20 in Messico
L'esito delle elezioni in Grecia, dunque, non basta a rassicurare i mercati, che continuano a essere zavorrati dai timori sul debito europeo (vedi il nuovo picco dei tassi sui titoli di Stato spagnoli) e si concentrano sul G20 di Los Cabos. In attesa di capire quali potranno essere i risultati del vertice, soltanto Francoforte e Londra sono riuscite a limitare i danni. Deboli le banche, che hanno risentito ancora una volta dell'allargamento dello spread tra BTp e Bund. In recupero invece StMicroelectronics dopo lo scivolone della scorsa settimana a causa del profit warning Nokia. Continua a salire Finmeccanica, in vista di novità sul fronte cessioni e grazie all'indiscrezione su possibili investitori Usa interessati ad entrare nel capitale. In rosso Fondiaria-Sai dopo l'ultimatum dell'Isvap sulle irregolarità nella gestione.

Euro volatile
Sul mercato dei cambi, l'euro chiude i calo sotto quota 1,26 dollari al termine di una giornata molto volatile e dopo aver toccato un massimo a 1,2748. La moneta unica vale 1,2570 dollari (1,2640 venerdì) e 99,24 yen (99,47), mentre il dollaro/yen é a 78,95 (78,67). In calo il prezzo del petrolio: il future luglio sul Wti perde l'1,48% a 82,79 dollari al barile.

Focus petrolio
Sulla scia dell'esito delle elezioni sono in rialzo anche i prezzi del petrolio. Il light crude con consegna a luglio è scambiato a 84,95 dollari, in rialzo di 92 centesimi mentre il Brent sale a 98,55 dollari, con un rialzo di 94 centesimi.

Focus Tokyo
Questa mattina, le prime reazioni dei mercati al voto in Grecia erano arrivate dal Giappone. Il mercato nipponico festeggia il risultato elettorale pro-euro: in apertura di contrattazioni l'indice Nikkei, che raccoglie i 225 principali titoli, ha toccato temporaneamente gli 8.766,56, il suo massimo dal 17 di maggio. La Borsa di Tokyo ha poi chiuso la giornata a +1,77%.

Commenta la notizia

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi