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Questo articolo è stato pubblicato il 22 giugno 2012 alle ore 13:10.
L'ultima modifica è del 22 giugno 2012 alle ore 08:28.

Le borse europee scontano la notizia del taglio al rating di 15 banche operato da Moody's. Tutte le piazze chiudono negative, a eccezione di Madrid (+1,52%). Sui mercati del vecchio continente continuano a prevalere i timori, nonostante il summit di Roma tra i leader di Italia, Germania, Francia e Spagna si sia concluso con un'intesa sul rilancio della crescita e dell'occupazione nell'eurozona.

Milano perde lo 0,65%, Francoforte lascia sul terreno l'1,26% e Parigi arretra dello 0,75%. Negativa anche Londra che cede lo 0,98% mentre Atene perde l'1,71% (segui gli indici finanziari).

andamento titoli

Focus Borse europee
Il listino dei titoli italiani sconta il dato macro negativo con la fiducia dei consumatori scesa a giugno sui minimi del 1996, su un livello più basso rispetto alle serie storiche. L'azionario di Madrid chiude positivo sulla scia delle brillanti performance delle banche, dopo che ieri è stato annunciato in massimo 62 miliardi il fabbisogno degli aiuti per il sistema del credito iberico al termine degli stress-test sulle banche spagnoli.

Scorrendo il listino la traballante Bankia mette a segno un balzo di quasi il 10%, Banco Sabadell sale di quasi il 5%, Banco Popular guadagna il 3,50%.

Il listino tedesco risente anche del dato negativo espresso dall'indice Ifo, calato oltre le previsioni. L'indice che misura il clima degli affari è scivolato a 105,3 punti a giugno rispetto al 106,9 del mese precedente. Gli analisti si aspettavano una lettura a 105,6. Si tratta del secondo calo consecutivo dopo che a maggio l'Ifo era passato da 109,9 a 106,9. Il sottoindice sulle condizioni correnti si attesta a 113,9 punti, quello sulle attese a 97,3 punti.

Focus Wall Street
Chiusura positiva a Wall Street. Il Dow Jones avanza di 67,21 punti (+0,53%) a 12.640,78. Lo Standard & Poor's 500 guadagna 9,51 punti (+0,72%) a 1.335,02. Il Nasdaq é aumentato di 33,33 punti (+1,17%) a 2.892,42.

Focus Piazza Affari
I bancari chiudono al rialzo dopo che la Bce ha annunciato che allenterà le condizioni per i prestiti alle banche dell'eurozona, per continuare a sostenere l'economia dell'area. Oggi la Bce ha deciso «nuove misure per migliorare l'accesso del sistema bancario alle operazioni di rifinanziamento dell'eurozona», si legge in una nota. A Milano spicca la performance di Banca Mps: le quotazioni della banca hanno riconquistato quota 0,21 euro e la capitalizzazione è risalita a 2,5 miliardi di euro, nell'attesa che lunedì il consiglio di amministrazione della banca approvi il piano industriale firmato dal neo amministratore delegato, Fabrizio Viola. Sono inoltre in evidenza le Unicredit, con gli investitori attenti alle prossime mosse dei soci libici, che nei giorni scorsi hanno indicato la possibilità di un rafforzamento nel capitale. Girano in positivo anche Ubi Banca, Intesa Sanpaolo e Mediobanca dell'1,5%. Debole Banco Popolare, per contro, cede lo 0,2%.

Focus Unipol-Fonsai
Unipol e Fondiaria - Sai in rialzo nel giorno della conference call della compagnia bolognese per illustrare il piano di integrazione tra le assicurazioni. Il numero uno di Unipol ha appena dichiarato che la fusione a quattro (ovvero tra Unipol, Premafin, Fonsai e Milano Assicurazioni) diventerà effettiva «il primo gennaio 2013».

Spread in calo
Dopo le notizie sulle nuove regole per il credito dell'eurozona annunciate dalla Bce, lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti è sceso in area 420 punti. Il rendimento è al 5,71%. Il differenziale calcolato sui Bonos spagnoli si attesta a 477 punti per un tasso del 6,42%.

Euro in calo
Sul fronte valutario il ritorno dell'avversione al rischio favorisce il dollaro con l'euro frena a 1,2559 contro il biglietto verde (cambio euro/dollaro).

Focus Tokyo
L'indebolimento dello yen permette alla Borsa di Tokyo di contenere le perdite e di non avvertire impatti significativi dal tonfo di Wall Street . Il Nikkei ha terminato le contrattazioni con un calo dello 0,3% a 8.798,35 punti. L'effetto Wall Street si era fatto sentire all'avvio della seduta (-1%), ma la progressiva correzione della valuta giapponese in area 101 contro euro e in area 80,40 contro dollaro ha dato fiato agli acquisti grazie ai benefici attesi sul fronte export dal rapporto di cambio più favorevole.

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