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Questo articolo è stato pubblicato il 06 luglio 2012 alle ore 08:14.

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Unipol e Fondiaria Sai vanno avanti nel progetto di integrazione. Complice l'esenzione d'Opa da parte di Consob e in attesa del via libera ai prospetti informativi sugli aumenti di capitale, che saranno oggetto di una nuova riunione della Commissione prevista per stamani. La decisione di proseguire non ha tenuto conto dell'iniziativa legale promossa da Sator e Palladio e del nuovo attacco che Paolo Ligresti sta preparando al consiglio di amministrazione di Premafin.

Ieri le due compagnie, nei rispettivi consigli di amministrazione, hanno prima deliberato di dar seguito agli aumenti di capitale, ciascuno del valore di 1,1 miliardi, che dovrebbero partire lunedì 9 luglio per chiudersi il 27 luglio, e quindi in una seduta successiva hanno affrontato la questione del prezzo di emissione delle azioni. Unipol si è aggiornata a questa mattina mentre FonSai nella tarda serata di ieri non aveva ancora comunicato il valore.

Ogni decisione, evidentemente, resta comunque subordinata all'ultimo ok Consob ai prospetti (qualcuno sostiene che potrebbero essere state richieste o venir sollecitate informazioni aggiuntive visti i recenti sviluppi) e alla stipula del contratto di garanzia con le banche aderenti al consorzio (vedi altro articolo in pagina), tassello, quest'ultimo, che necessita di un'ulteriore messa a punto.

La scelta di proseguire le trattativa con Unipol non ha raccolto voto unanime nel board di Fondiaria, in particolare hanno espresso parere contrario Salvatore Bragantini, Jonella Ligresti e Paolo Ligresti. Quest'ultimo, tra l'altro, risulta stia preparando una nuova lettera da inviare al consiglio di amministrazione di Premafin, che si riunirà nuovamente oggi anche per sciogliere i patti con UniCredit, per sottolineare quanto già sostenuto nella precedente missiva alla luce di quanto deliberato dal board nell'ultima seduta. Quella in cui la holding ha deciso di dar seguito all'aumento di capitale riservato a Unipol da 400 milioni e di procedere con le verifiche sui requisiti per convocare le assemblee sollecitate da Paolo Ligresti e dal custode giudiziario Alessandro Della Chà.

Nonostante i tre voti contrari, il consiglio di FonSai ha deliberato per l'aumento di capitale e per procedere con Unipol. In virtù del fatto che a parere del board, è allo stato il progetto più concreto sul tavolo: «è l'ipotesi che garantisce le maggiori probabilità di esecuzione della necessaria ripatrimonializzazione della società». Per converso, rispetto all'offerta promossa da Sator e Palladio, i membri indipendenti del board hanno convenuto, con l'aiuto dell'advisor Citi, che questa sia «caratterizzata da un grado di incertezza elevato, con particolare riferimento alla sua effettiva percorribilità sotto il profilo negoziale, autorizzativo e deliberativo». Detto questo, la proposta verrà comunque approfondita a fronte dell'eventualità in cui per qualsiasi ragione non dovesse essere data esecuzione all'operazione di integrazione con Unipol.

Operazione sulla quale pende il ricorso al Tar del Lazio promosso ieri proprio dai due fondi contro il provvedimento con il quale l'Isvap ha autorizzato Finsoe e Unipol ad acquisire il controllo di Premafin e delle sue controllate. Sator e Palladio sostengono che quel via libera sia viziato da un difetto di procedura poiché non porta la firma del responsabile della Vigilanza 1, Giovanni Cucinotta. Da capire se il Tar reputerà di dover intervenire con urgenza o con i tempi previsti. Il rischio, se il ricorso verrà accolto, è che il progetto venga "congelato" fino a quando non verrà superato il vizio di forma. Il piano, d'altra parte, resta appeso all'ultimo ok Consob che questa mattina esaminerà i prospetti dopo avere concesso l'esenzione sulla Milano. Non è escluso che la Commissione abbia deciso per un supplemento di riflessione sulla documentazione degli aumenti anche alla luce del complicato quadro giudiziario. Occorrerà capire se dietro il silenzio che avvolge il lavoro del pm Luigi Orsi, titolare delle indagini sul gruppo Ligresti, non si nascondano nuove clamorose iniziative. In quest'ottica è attesa anche una relazione della curatela fallimentare di Sinergia-Imco sulle opzioni per il salvataggio di FonSai.

Infine, Unipol, riguardo ai nuovi rilievi mossi dall'Isvap, che per la Vigilanza dovrebbe accantonare circa 200 milioni, sarebbe convinta delle sue valutazioni anche in relazione al fatto che l'aumento dei sinistri pagati lo scorso anno - alla base della richiesta dell'Isvap - è legato a un'accelerazione delle procedure di liquidazione piuttosto che ad un loro aumento.

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