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Questo articolo è stato pubblicato il 09 luglio 2012 alle ore 12:24.

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Prosegue, nel primo trimestre 2012, il calo delle erogazioni di mutui immobiliari per acquisto di abitazioni che registrano una flessione del 47 per cento. Diminuiscono anche le erogazioni di credito al consumo (-2,2% nel 2011 e -11% nei primi tre mesi del 2012). È quanto emerge dalla 32 esima edizione dell'Osservatorio sul credito al dettaglio di Assofin, Crif e Prometeia in cui si evidenzia che solo nel 2014 il credito al consumo dovrebbe tornare a crescere pur se a ritmi modesti (+1,4%).

Nel dettaglio sono soprattutto gli altri mutui (mutui per ristrutturazione, liquidità, consolidamento del debito, surroga e sostituzione) a subire una flessione netta: dopo il -24,9% del 2011, nei primi tre mesi del 2012 fanno registrare una contrazione delle erogazioni pari a -80% rispetto allo stesso periodo del 2011. I dati confermano "siccità" per il credito alle famiglie.

Rischio credito
Il rischio di credito è pressochè stabile. Il tasso di default del mercato del credito alle famiglie (ovvero l'indice di rischio di credito di tipo dinamico che misura le nuove sofferenze e i ritardi di 6 o più rate nell'ultimo anno di rilevazione), considerato nel suo complesso (mutui immobiliari e credito al consumo) segue un trend di contrazione nel 2011 e si stabilizza al 2,1% a fine marzo 2012.

ll calo continuerà per altri due anni
A fronte di prospettive di ripresa economica modeste, «lo scenario delineato nei prossimi anni si caratterizza per una domanda di credito ancora molto debole e per politiche di offerta particolarmente selettive, orientate al mantenimento della qualità del credito e alla necessità di conseguire il rafforzamento patrimoniale», spiega la ricerca.

In questo contesto, si prevede che le consistenze di credito al consumo alle famiglie registreranno una riduzione significativa nel corso del 2012 (-2,7%), in leggera attenuazione nel 2013 (-1,4%). Solo nel 2014 con il lento riattivarsi della spesa delle famiglie le consistenze di credito al consumo dovrebbero ritornare a crescere pur se a ritmi modesti (+1,4%). Anche per quanto riguarda il mercato dei mutui, la crescita delle consistenze è attesa in progressivo rallentamento, arrestandosi alla fine del 2012 (+0,3%), riflettendo criteri di concessione del credito selettivi e la riduzione della domanda associata alla debolezza del mercato immobiliare. Nel biennio 2013-2014 i prestiti per acquisto di abitazioni dovrebbero riprendere un modesto trend di espansione dello stock (rispettivamente +1,3% nel 2013 e +1,5% nel 2014), in linea con una domanda ancora contenuta e una lenta ripresa del mercato immobiliare, confermando prospettive di evoluzione significativamente più contenute rispetto alla fase pre-crisi. A fronte del difficile contesto macroeconomico nazionale e, soprattutto dei riflessi che questo avrà sui bilanci delle famiglie, la rischiosità del credito al dettaglio nel prossimo triennio è prevista in crescita.

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