Nel 2006, dopo la scalata alla Banca di Roma, UniCredit raggiunse un valore di Borsa da 100 miliardi di euro salendo sull'altare delle banche più capitalizzate d'Europa. Oggi, dopo cinque anni di crisi finanziaria ed economica su scala globale, quello stesso istituto ne vale poco più di 15, circa 1 miliardo in meno di Intesa Sanpaolo (a oggi la prima banca italiana per valutazione di Borsa).

Da luglio 2007 - quando ha avuto inizio la crisi dei derivati sui mutui subprime poi deflagrata nell'attuale crisi dei debiti sovrani dell'Eurozona - le banche di Piazza Affari, chi più chi meno, hanno perso il 75% del valore di Borsa. Soldi in fumo anche in questa prima parte del 2012 quando il ribasso del settore del credito si aggira al 14 per cento. Nel complesso tutte le banche quotate a PIazza Affari (includendo anche le azioni di risparmio) sono valutate 52 miliardi di euro, probabilmente meno del valore degli storici palazzi che ospitano le loro sedi e della complessa rete articolata di sportelli.

Un dato paradossole, se paragonato a quelli che il mercato attribuisce ad altre realtà aziendali. Apple, in questo momento il titolo che vale di più al mondo, capitalizza 460 miliardi di euro (al cambio odierno euro/dollaro di 1,229 dollari) ovvero più di nove volte l'intero sistema del credito in Italia. La Exxon Mobil, che ne capitalizza 322, prezza oltre sei volte. Sul podio mondiale anche Microsoft (206 miliardi), che da sola corrisponde a quattro volte le banche italiane. Ma l'elenco delle singole società che valgono più della finanza e del credito made in Italy è lunghissimo.

Nel complesso sono 85 le aziende del pianeta con una capitalizzazione superiore a quella delle banche italiane messe insieme. Oltre ai soliti nomi delle sorelle del petrolio e delle leader del settore farmaceutico spiccano Amazon (82 miliardi di euro) McDonalds (74) e la Diageo (52). Società importanti, che fanno la storia nei rispettivi settori, ma che difficilmente ci si potrebbe immaginare che da sole valgano più dell'assetto finanziario alla base del sesto Pil del pianeta, quale può vantare oggi l'italia.

Una piccola consolazione? Tra le società mondiali che prezzano più delle banche italiane ce n'è anche una italiana: la Eni con la sua capitalizzazione da 67 miliardi vale 15 miliardi in più (o una Unicredit) in più dell'asse del credito italiano.

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