Il Tesoro spagnolo ha collocato titoli a breve scadenza per 3,5 miliardi, nello specifico buoni a un anno per 2,6 miliardi e buoni a 18 mesi per 962 milioni. Nel primo caso i rendimenti sono scesi al 3,918% dal 5,074% dell'asta del mese scorso, mentre nel secondo caso i tassi sono calati dal 5,107% al 4,242%.

È stato collocato il massimo target previsto, a fronte di un minimo di 2,5 miliardi. La domanda per i titoli a un anno è stata pari a 2,2 volte l'offerta, invariata rispetto a giugno. La domanda per i titoli a 18 mesi è stata invece pari a 3,7 l'offerta, in calo rispetto all'asta precedente, dove si era registrato un rapporto tra domanda e offerta a quota 4,4.

«La Spagna non è sotto tutela» e «non avra bisogno di un salvataggio della sua intera economia». Lo sostiene il ministro dell'economia spagnolo Luis de Guindos in un'intervista a La Vanguardia. La Spagna «è una Paese competitivo. Abbiamo un surplus commerciale con la zona euro, un settore turistico molto competitivo - aggiunge - Anche se il settore bancario ha difficoltà dal punto di vista del credito, l'attività economica sta prosperando».

Il salvataggio delle banche spagnole sarà tra i temi all'ordine del giorno del prossimo Eurogruppo, in programma venerdì 20 luglio.

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