Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 20 luglio 2012 alle ore 08:11.

My24

«Abbiamo sofferto fra il 2007 e il 2009 una delle crisi finanziare più difficili per la nostra municipalità: il minimo che ci aspettiamo è un risarcimento e come noi credo che vi siano molte altre municipalità americane nella stessa situazione» aggiunge Stephanie Rollings Blake, il sindaco di Baltimora. La Blake è una attraente signora afroamericana, decisa e precisa nella sua esposizione.

Afferma che per la diminuzione degli introiti di certi strumenti finanziari basati sul Libor in cui aveva investito la città, il consiglio comunla ha dovuto chiudere molti centri ricreazionali e di assistenza, con un grave danno per il comune ma anche per la popolazione: «Come si quantificano le ricadute negative di queste truffe? Quanto valgono? Come minimo parliamo di alcuni milioni di dollari, ma il danno morale è superiore».
Da altra documentazione raccolta da il Sole 24 Ore e dallo studio legale Susman Godfrey, risulta che non meno del 75% delle municipalità americane siano state convinte a investire in strumenti finanziari basati sul Libor come fonte di reddito, con la rassicurazione che il tasso «era molto più stabile nel medio termine rispetto ai tassi americani e dunque più idoneo a determinare un reddito nel medio termine».
Ma dalla nostra ricerca emerge che il cerchio si sta già allargando. Le inchieste in territorio americano riguardano già molte agenzie federali, fra queste l'Fbi e la Sec, l'agenzia di controllo di borsa. Secondo fonti vicine agli inquirenti, fra i sospetti di manipolazione presto si aggiungeranno fondi hedge, colpevoli di aver esercitato pressioni ricattatorie su coloro che gestivano le operazioni per la formulazione del tasso Libor chiedendo ora di abbassare o di alzare il tasso artificialmente a seconda delle posizioni in scadenza. La tecnica di pressione era semplice, in cambio dell'utilizzo dei servizi della banca per svariati miliardi di dollari si chiedeva di muovere il Libor nella direzione "giusta". Uno di questi hedge fund potrebbe essere un fondo che si è trasferito da Londra a Ginevra per questioni fiscali, che gestisce decine di miliardi di dollari e che intratteneva (e intrattiene) rapporti con la Royal Bank of Scotland.

Il sospetto, secondo fonti vicine alle inchiesta è che questo fondo sia Brevan Howard, che gestisce una quarantina di miliardi di dollari. Un fondo che decise appunto di trasferirsi da Londra a Ginevra per minimizzare l'impatto fiscale sulle proprie attività finanziarie. Fu per la decisione di fondi come Brevan Howard che il governo inglese rifiutò di aderire alle proposte europee di aumentare certi carichi fiscali per istituzioni e per certe transazioni finanziarie: il rischio di un esodo da Londra a Ginevra o verso altre piazze finanziarie avrebbe minato alla base il ruolo di Londra come principale piazza finanziaria europea e mondiale. Le tematiche potrebbero sembrare diverse, come ci dice uno degli inquirenti, ma non lo sono: «Alla radice c'è il tentativo di spingere al massimo i profitti e di minimizzare il rischio. Nella maggioranza dei casi non c'è nulla di illegale, alcune delle richieste possono essere giustificate come semplice potere contrattuale o come una scelta di vita: i passaggi da una città all'altra sono reali e non fittizi, si trasferiscono intere famiglie… il problema è che a dubbiose sclete morali ora si stanno aggiungendo sospetti di vere e proprie truffe».

Subramanian aggiunge che vi sono almeno tre diverse categorie di class action, una è quella che riguarda le municipalità, un'altra prodotti diversificati al risparmio e dunque per il consumatore, un'altra ancora il comparto delle obbligazioni emesse da entità industriali o commerciali. Non vi è un calcolo preciso, ma i querelanti potrebbero salire fino a qualche migliaio nel giro di pochi mesi «soprattutto quando avremo i risultati delle inchieste e delle istruttorie da parte delle autorità».
Per il semplice fatto che alcune delle cause sono già state intentate in forma preliminare addirittura nel 2010, vine fatto di chiedersi: come mai l'altro giorno il governatore della Banca d'Inghilterra Mervyn King ha detto di non aver saputo nulla delle irregolarità fino a due settimane fa? Possibile? «Posso solo dire che fra gli addetti ai lavori lo scandalo Libor era noto fin dal 2007/2008 - continua Subramanian - con l'esplosione della crisi finanziaria alcune banche decisero di agire sul libor al ribasso per migliorare le loro posizioni debitorie, ma si trattava di pura e semplice manipolazione.

Per alcuni, ad esempio per chi aveva sottoscritto un mutuo questa manipolazione poteva essere vantaggiosa, per altri, per coloro che avevano sottoscritto gli strumenti finanziari a monte era ovviamente deletaria. Possibile che King non sapesse? Tutto è possibile. Ma credo che lui fosse per definizione un addetto ai lavori».

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi