Nella foto il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann

Il disaccordo nei confronti della programma di acquisto di titoli di Stato da parte della Bce ha portato il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, a minacciare le dimissioni. Lo scrive il quotidiano Bild-Zeitung, citando fonti finanziarie. Secondo la Bild sarebbe stato il governo tedesco a convincere Weidmann a rimanere al suo posto. Il numero uno della BuBa ha più volte criticato gli acquisti di bond pubblici da parte della Bce, arrivando a paragonarli a una «droga» che renderebbe gli Stati dei «tossicodipendenti».

Il governo tedesco non conferma le indiscrezioni trapelate da Bild secondo le quali il presidente della Bundesbank Jens Weidmann avrebbe voluto dimettersi, e sarebbe rimasto al suo posto soltanto per le pressioni di Berlino. "Bisogna chiedere a Weidmann", ha detto il portavoce di Angela Merkel, Georg Streiter, in conferenza stampa. Streiter ha ripetuto le parole che Merkel ha detto nella sua intervista estiva di domenica scorsa alla Tv Ard, dove la cancelliera aveva ribadito il sostegno alla Bundesbank. Alla domanda se è vero che vi siano state telefonate tra Merkel e Weidmann, Streiter ha risposto: "Credo che la cancelliera e il presidente della Bundesbank si sentano al telefono piuttosto regolarmente".

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