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Questo articolo è stato pubblicato il 08 novembre 2012 alle ore 11:11.
Mentre i nuovi mutuatari fanno fatica ad ottenere un prestito in Italia c'è una generazione di "mutuatari fortunati", quelli che hanno stipulato un mutuo a tasso variabile in tempi non sospetti, prima del settembre 2011 quando la crisi dell'Eurozona ha contagiato anche l'Italia facendo impennare i rendimenti dei titoli di Stato e gli spread sui mutui.
Si tratta di oltre due milioni di mutuatari che hanno beneficiato della spettacolare caduta degli indici Euribor (a cui è agganciato il calcolo delle rate di oltre il 98% dei mutui variabili stipulati in Italia) e, allo stesso tempo, si tengono stretti uno spread non superiore all'1,5% (in alcuni casi anche inferiore all'1%). Nettamente inferiore al 3,5% che viene oggi chiesto in media da chi si presenta allo sportello per chiedere un nuovo finanziamento ipotecario.
Questa generazione di "mutuatari fortunati" adesso si chiede se sia il caso di passare al fisso, qualora la propria banca (come in alcuni casi sta avvenendo) proponga un'offerta a tasso fisso molto aggressiva. Che fare? Approfondimento su Casa24 Plus.
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