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Questo articolo è stato pubblicato il 26 novembre 2012 alle ore 13:05.

Settimana cruciale per la Tobin Tax in Italia. In queste ore lo staff del ministero dell'Economia sta lavorando alla revisione del testo e potrebbe calmierare la stretta fiscale rispetto a quanto previsto nella prima bozza contenuta nel disegno di legge di stabilità. Il nuovo testo, secondo indiscrezioni, potrebbe essere ultimato nel giro di 2-3 giorni: dopodiché la palla dovrebbe passare al Parlamento. Molti i dubbi: verrà replicato integralmente o solo in parte il modello francese (meno restrittivo dell'attuale testo italiano)? Allo stesso tempo, verranno tappati i buchi che a pochi mesi di vita (in Francia la Tobin Tax è operativa dal 1° agosto) il modello transalpino ha evidenziato (come la fuga dagli investitori verso i contratti per differenza)? Gli addetti ai lavori confidano in un ribaltone del testo-bozza. Vediamo perché.
Il primo testo contestato
La formulazione originaria prevede un'aliquota dello 0,05% sulle negoziazioni di azioni, strumenti finanziari partecipativi e derivati (su azioni, valute, materie prime, ecc.). Sono escluse le negoziazioni che riguardano titoli di Stato e obbligazioni societarie. E prevede inoltre che l'aliquota venga applicata su ogni negoziazione e non al saldo degli scambi a fine giornata. Il governo, nell'impianto legislativo originario, stima un gettito annuo 1.088 milioni di euro e un calo del 30% delle contrattazioni di azioni e dell'80% del mercato dei dervati.
Trader e operatori finanziari sono però saliti sul sul piede di guerra sottolineando che la norma, così come è stata scritta, non frenerebbe la speculazione (come nell'intento del governo aggiunto a quello di fare cassa nell'attuale fase di austerity) ma scatenerebbe l'effetto boomerang di danneggiare volumi, liquidità e quotazioni dei titoli quotati a Piazza Affari. Con gravi danni sociali per gli operatori finanziari, compresi quelli che lavorano nell'indotto.
Il nuovo testo
Fra poche ore conosceremo le revisioni del testo originario. Se dai primi rumors sembrava si fosse orientati a "tradurre" il testo francese i dubbi sul cambio di rotta emergono anche dall'emendamento Boccia (Pd) sulla Tobin Tax che spinge per vincolare l'esecutivo su una riduzione delle aliquote e su un ampliamento della base imponibile. In ogni caso, le preoccupazioni degli addetti ai lavoratori non mancano, anche perché il tempo disponibile per far luce su eventuali ulteriori emendamenti si assottiglia dato che il governo è intenzionato a chiudere la partita entro fine anno (anche se rumors indicano che difatti poi l'applicazione potrebbe essere posticipata a marzo-aprile), seguendo così la Francia che ha introdotto la sua versione della Tobin Tax lo scorso agosto. Analizziamo i punti critici.
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