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Questo articolo è stato pubblicato il 28 novembre 2012 alle ore 14:55.

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Massimo tre valutazioni del debito sovrano ogni anno e più trasparenza, riduzione della dipendenza dalle valutazioni esterne, responsabilità civile, elementi di concorrenza: sono questi i cardini dell'accordo politico raggiunto da Europarlamento, governi e Commissione europea sulle regole per le agenzie di rating. Ora ci saranno diverse riunioni tecniche per far approdare il testo alla sessione plenaria dell'Europarlamento in gennaio.

C'è soddisfazione per l'accordo raggiunto nel cosiddetto "trilogo europeo" ieri a tarda ora anche se rispetto alle proposte originarie sia sulla valutazione del debito sovrano (c'era stata sul tavolo la proposta di escluderle a meno di una richiesta degli Stati nel caso di salvataggio finanziario) sia sull'introduzione di una piena concorrenza per superare il controllo del mercato da parte delle tre grandi agenzie di rating (Standard&Poor's, Moody's e Fitch).

Si sono mossi potenti interessi finanziari, non solo delle agenzie di rating, su scala globale per evitare vincoli strettissimi. Non a caso il relatore Leonardo Domenici (Pd) ha dichiarato che si è trattato di negoziato «molto difficile, ma abbiamo fatto compiere alla legislazione un passo avanti lungo un percorso che dovremo esplorare ulteriormente».

Secondo molti europarlamentari, infatti, «molto resta ancora da fare per tenere a freno l'attività delle agenzie di rating le cui valutazioni possono essere non ben fondate e essere pubblicate al momento giusto con il risultato che si aggravi la crisi» finanziaria. In sostanza, l'Europarlamento ritiene che sia necessaria «più concorrenza» di quanto riflesso nell'accordo raggiunto ieri.

Ecco punto per punto i termini del compromesso.

Calendario
I rating sul debito sovrano non arriveranno all'improvviso come avviene oggi. Le agenzie dovranno definire un calendario annuale delle valutazioni che comporterà un massimo di tre rating l'anno non richiesti dallo Stato emittente. I rating saranno pubblicati il venerdì dopo la chiusura dei mercati e almeno un'ora prima dell'apertura (saranno possibili delle deroghe in circostanze eccezionali). Inoltre gli Stati come gli investitori avranno accesso agli elementi sui quali si fonda la valutazione delle agenzie.

Concorrenza
In caso di valutazioni multiple gli emittenti saranno incoraggiati a ricorrere ad almeno una «piccola» agenzia di rating secondo il principio "rispetta o spiega" (se non vi ricorrono dovranno fornire una giustificazione esauriente). Viene introdotto l'obbligo di rotazione dopo quattro anni per alcune categorie di prodotti strutturati: è il caso delle ri-cartolarizzazioni. Si tratterà di un primo test che sarà valutato dalla Commissione europea nella prospettiva eventuale di ampliare il campo di applicazione del principio della rotazione.

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