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Questo articolo è stato pubblicato il 28 novembre 2012 alle ore 23:05.

Wall Street ha chiuso in rialzo, trovando nel finale il passo giusto per lasciarsi alle spalle i ribassi della prima parte della seduta. E' stato l'effetto positivo di due fattori: da un lato la Federal Reserve nel Beige Book ha parlato di crescita modesta e di qualche miglioramento del mercato del lavoro, dall'altro il presidente Barack Obama e lo speaker della Camera John Boehner hanno in qualche modo buttato acqua sul fuoco del possibile "fiscal cliff", precipizio fiscale.
Ecco dunque spiegato l'aumento di Wall Street nel finale. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,83% a 12.985,11 punti, il Nasdaq ha guadagnato lo 0,81% a 2.991,78 punti e lo S&P è salito dello 0,79% a 1.409,93 punti.
Mentre le discussioni entrano nel vivo – domani per altro il segretario al Tesoro Timothy Geithner vedrà separatamente i leader democratici e repubblicani del Congresso – Obama ha detto di volere un accordo entro Natale per evitare aumenti delle tasse e tagli automatici della spesa pubblica, mentre Boehner ha espresso ottimismo sulla possibilità di un accordo.
Ad alimentare il circolo virtuoso è stata la Banca centrale americana, con il Beige Book: l'espansione dell'economia americana "è stata misurata nelle settimane recenti" e anche se restano "preoccupazioni e incertezza" a causa dei problemi fiscali del Paese, ci sono segnali incoraggianti. "Le spese per consumi sono cresciute a un passo moderato" e sono stati registrati "miglioramenti modesti delle assunzioni e, in generale, del mercato del lavoro".
A poco più di dieci giorni dalla prossima riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria, l'11 e 12 dicembre, secondo il Wall Street Journal c'è margine per nuove misure a sostegno dell'economia: la Fed potrebbe infatti proseguire con l'acquisto di bond anche nel 2013.
Per quanto riguarda gli altri mercati, il petrolio ha terminato in calo, dopo i dati sulle scorte settimanali di energia: i future a gennaio hanno ceduto 69 centesimi, lo 0,8%, a 86,49 dollari al barile. Per quanto riguarda le valute, l'euro è in ribasso a 1,2930 dollari, mentre il biglietto verde cala sulla valuta giapponese a 81,87 yen.
In rialzo i titoli di stato americani, dopo l'asta di bond quinquennali per 35 miliardi di dollari al rendimento di 0,641%, il minimo da luglio: i decennali, benchmark del settore, sono saliti a 100,0938 con i rendimenti in calo all'1,614%, mentre i trentennali sono cresciuti a 99,5 con i rendimenti al 2,776%.
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