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Questo articolo è stato pubblicato il 03 dicembre 2012 alle ore 10:54.
Segnali di distensione sulla crisi di Atene che tiene banco da tre anni. La Grecia ha lanciato un piano di riacquisto volontario di titoli di stato da 10 miliardi di euro, a prezzo molto scontato. Si tratta di una delle condizioni imposte al Paese per ricevere i fondi dall'Unione europea e dal Fmi. L'agenzia nazionale del debito ha fatto sapere che i detentori di titoli dovranno presentare le loro obbligazioni entro venerdì per ricevere in cambio un pagamento tra il 32,2 e il 40,1% del valore nominale. Gli investitori devono dichiarare il proprio interesse a vendere tra il 7 e il 17 dicembre.
Stasera il cancelliere tedesco Angela Merkel precisa le ipotesi da lei stessa avanzate ieri: «Al momento non è pensabile» una cancellazione parziale del debito greco, dice. «Se la Grecia arriverà un giorno a risanare le sue finanze senza incorrere in nuovi debiti allora rivaluteremo la situazione, ma questo non succederà prima del 2014-2015, se tutto va come previsto» ha spiegato Merkel in un'intervista rilasciata alla
rete televisiva pubblica tedesca Ard. «Oggi non posso che affermare una cosa sola, e cioè che la Grecia deve proseguire sul cammino delle riforme, anche se questo è molto difficile» conclude il cancelliere.
Il tasso a 10 anni scende sotto il 15%
Scende sotto la soglia del 15%, al 14,60%, il tasso sui titoli di Stato ellenici a 10 anni dopo l'annuncio del buyback. Si tratta del livello più basso dalla ristrutturazione del debito greco. Lo spread tra i titoli greci e il bund tedesco ai attesta a 1.324 punti base.
La Merkel apre a una cancellazione del debito
La cancelliera tedesca Angela Merkel apre all'ipotesi contro si è fino a ora sempre opposta della cancellazione del debito della Grecia. In una intervista a Bild am Sonntag, Merkel ha precisato di non poter escludere che questo avvenga dopo il 2014.
«'Se la Grecia arriverà un giorno a uscirne con i suoi mezzi senza contrarre nuovi debiti, dovremo rivedere e valutare la sutuazione. Questo non accadrà prima del 2014-2015, se tutto procede come previsto», ha spiegato. «Il programma di aiuti alla Grecia in corso si estende fino al 2014. E noi abbiamo offerto due anni supplementari, fino al 2016, alla Grecia, perché raggiunga alcuni obiettivi di bilancio».
Proprio nei giorni scorsi il capogruppo della Spd al Bundestag, Frank-Walter Steinmeier, aveva accusato il Governo di aver nascosto l'«ineludibilità» della cancellazione del debito greco solo per ragioni di politica interna. «Possiamo farla slittare a dopo Natale, dopo le elezioni in Bassa Sassonia, dopo le elezioni in Baviera o dopo le elezioni federali, ma questa cancellazione è ineludibile».
La smentita di Berlino
Nessun taglio del debito per Atene. Il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert corregge il tiro rispetto ad un'affermazione di Angela Merkel rilasciata alla Bild am Sonntag, generalmente compresa dai media come una sostanziale apertura alla possibilità di un taglio del debito per la Grecia a partire dal 2014. Seibert ha parlato di "interpretazioni" fantasiose. La Merkel ha ribadito che si prenderanno in considerazione nuove misure nel 2014-2015 nel caso di necessità, ma non il taglio del debito.
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