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Questo articolo è stato pubblicato il 03 dicembre 2012 alle ore 13:25.
L'ultima modifica è del 03 dicembre 2012 alle ore 08:54.

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Wall Street chiude in territorio negativo, in una giornata di borsa che sembra aver già scontato alcuni dati incoraggianti sull'economia cinese e il piano di riacquisto di debito sovrano lanciato dalla Grecia. Il Dow Jones (-0,46%), dopo un'apertura in netto rialzo, ha continuato a perdere per tutta la seduta.

La buona apertura di Wall Street ha comunque tonificato le Borse europee, già positive, che hanno allungato il passo e chiuso in positivo, con l'unica eccezione di Madrid (segui gli indici finanziari). Gli indici premiano l'annuncio da parte di Atene di un piano di buyback (riacquisto di titoli propri) per 10 miliardi di euro. Notizia che porta lo spread tra BTp e Bund sotto i 300 punti base (chiuderà a quota 303), il rendimento dei decennali al 4,4% (minimi da due anni) e, di conseguenza, mette linfa ai titoli bancari di Piazza Affari, fortemente esposti in titoli di Stato italiani. Per questo motivo il listino milanese è maglia rosa d'Europa con una progressione nell'ordine di 1,5 punti percentuali.

andamento titoli

A infondere ottimismo è il dato cinese sull'attività manifatturiera, che a novembre ha registrato la sua prima espansione dopo 13 mesi. La statistica rafforza la tesi che la politica economica cinese stia dando i propri effetti e che per la Repubblica Popolare il peggio sia ormai alle spalle. Sui mercati, però, resta la preoccupazione di sottofondo per gli Stati Uniti dove ancora non è stato raggiunto un accordo sul fiscal cliff: i democratici vogliono infatti introdurre tasse per i più ricchi, ma tale proposizione non è stata ancora accettata dai repubblicani. In Europa la Grecia continua a tenere banco. Per la prima volta la cancelliera tedesca, Angela Merkel, dalle pagine del giornale domenicale Bild am Sonntag, ha aperto alla possibilità che il debito di Atene possa essere cancellato nel giro dei prossimi anni.

Focus Piazza Affari
Piazza Affari chiude a +0,43%. Ben impostate le Mediaset, sugli scudi ormai da più sedute, dopo che gli analisti di Mediobanca hanno emesso una raccomandazione positiva. Telecom Italia registra un progresso dello 0,14%, mentre si avvicina la data del 6 dicembre, giorno in cui si riunisce il consiglio di amministrazione per analizzare le varie ipotesi di lavoro: dalla separazione della rete, all'eventuale ingresso nel capitale del finanziere egiziano, Naguib Sawiris, fino alla cessione di Timedia.

Sospesa Prelios
Prelios viene fermata per eccesso di volatilità, con un rialzo teorico del 18%. Gli ordini di acquisto si sono intensificati dopo la diffusione delle linee guida 2013-2016 condivise in consiglio dal nuovo ad Stefano Iasi.

Valute
L'euro apre in rialzo, al top da sei mesi, sui mercati del Vecchio Continente. La moneta europea passa di mano a 1,3030 dollari, dopo un massimo di 1,3046 dollari (cambio euro/dollaro e convertitore di valute). Euro/yen a 107,20 e dollaro/yen a 82,30. L'impennata della moneta unica è legata ai buoni dati sulle attività manifatturiere cinesi.

Spreadsotto 300
Lo spread tra BTp e Bund scende sotto i 300 punti base, per poi chiudere a 303. Con un ribasso di circa 15 centesimi rispetto allo scorso venerdì, il differenziale di rendimento tra Italia e Germania si è portato sotto la soglia dei 300 punti base per la prima volta dallo scorso marzo e ora si attesta a 298 centesimi. In calo anche il rendimento sulla scadenza decennale che cala sotto la soglia del 4,4 per cento, ai minimi da circa due anni. Il differenziale calcolato sui Bonos spagnoli arretra a 483 punti, con il tasso al 5,21%.

Focus Tokyo
La Borsa di Tokyo ha chiuso sui massimi degli ultimi sette mesi, sfondando nel corso della seduta la soglia dei 9.500 punti in scia all'indebolimento dello yen. Sul finale l'indice Nikkei 225 ha rallentato facendo segnare un progresso dello 0,13% a 9.458 punti.
In rialzo i titoli delle società esposte verso la Cina, dove l'indice Pmi di di novembre, misurato da Hsbc, ha superato la soglia dei 50 punti che divide un'economia in recessione da una in espansione: Hitachi Construction Machinery ha guadagnato l'1,59%, Komatsu lo 0,43%, Fanuc Corp lo 0,29%.

Focus Shanghai
Non bastano invece i dati cinesi per far risalire il listino di Shanghai che ha chiuso in risso. L'indice composito, quello che raggruppa sia le azioni A, sia le azioni B rispettivamente in yuan e dollari, ha perso l'1,03% attestandosi a 1.959,77 punti. La Borsa cinese è così piombata al livello più basso dal 16 gennaio 2009.

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