Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 20 dicembre 2012 alle ore 06:41.

My24


MILANO
Pollice verso per Deutsche Bank, Depfa, Ubs e Jp Morgan nel primo round della battaglia legale con la Procura di Milano sulla maxi-operazione in derivati da 1,68 miliardi di euro sottoscritta nel 2005 con Palazzo Marino. Ieri il giudice Oscar Magi ha condannato in primo grado per truffa aggravata i quattro istituti di credito alla confisca di 89,7 milioni di euro (16,6 milioni per Ubs, circa 24 milioni a testa per le altre tre banche), cioè il corrispettivo di quei profitti considerati «illeciti», prodotti dagli swap avviati nel giugno 2005 e sottoposti a una girandola di interventi successivi (5 ristrutturazioni agli Irs durante la giunta Albertini e altre due con la Moratti, che ha infine introdotto anche i Cds). Alla confisca si aggiunge una sanzione da un milione di euro ciascuna per la responsabilità amministrativa delle imprese (Dlgs 231/2001). Le motivazioni arriveranno entro 90 giorni, ma è chiaro che la sentenza ha accolto la tesi che gli swap fossero gravati da «costi occulti», ingiustificati e assenti nei contratti, grazie ai quali le banche hanno maturato entrate non dovute.
Completano il quadro 9 condanne ai funzionari delle banche coinvolte, tra i 6 e gli 8 mesi di reclusione ciascuno con una mini-sanzione fra i 50 e i 90 euro: in questo gruppo, l'unico a uscire completamente assolto è Simone Rondelli (Jp Morgan), mentre incappano nelle sanzioni Tommaso Zibordi e Carlo Arosio (Deutsche Bank), Gaetano Bassolino, Matteo Stassano e Alessandro Foti (Ubs), Antonia Creanza, Fulvio Molvetti (JP Morgan), Marco Santarcangelo e William Marrone (Depfa). Per loro, il giudice ha deciso anche l'interdizione per un anno dai contratti con la Pubblica amministrazione. All'Adusbef, unica rimasta fra le parti civili dopo l'uscita di scena del Comune di Milano in seguito alla transazione da 750 milioni in 23 anni siglata a febbraio scorso, viene riconosciuto un risarcimento da 50mila euro. Tutte le pene, dalla reclusione alla confisca ai risarcimenti, sono ovviamente sospese fino a sentenza definitiva.
Le ricadute
Anche se su qualche aspetto inferiori a quelle indicate dal Procuratore aggiunto Alfredo Robledo (che per esempio aveva chiesto l'interdizione per gli istituti di credito, e non solo per i funzionari), le condanne colpiscono ad ampio raggio e segnano una vittoria netta per la Procura. Uscendo dall'aula, Robledo ha parlato di «sentenza storica, perché per la prima volta si riconosce dal punto di vista penale la responsabilità delle banche per la mancata trasparenza nei rapporti con la Pubblica amministrazione». La sentenza naturalmente parla di Milano, ma secondo il Procuratore mette in luce «un meccanismo strutturale» nei rapporti fra sindaci e banche sui contratti di finanza derivata: contratti viziati a giudizio di Robledo da «un'asimmetria informativa, aggravata dal fatto che praticamente nessun Comune è stato assistito da esperti indipendenti di matematica finanziaria». Inoltre il Procuratore ha sottolineato che negli ultimi anni «l'Italia è stata teatro di scorribande, a differenza di altri paesi, come l'Inghilterra, dove i derivati non possono essere sottoscritti dalla Pubblica amministrazione».

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi