«Non stiamo parlando di un buco». Il presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena, Alessandro Profumo, a Otto e mezzo condotto da Lilli Gruber ha detto: «Ci sono operazioni che hanno spalmato una perdita nel tempo, domani (mercoledì, ndr) il fatto che decideremo di rivedere il bilancio significa che mettiamo quella perdita spalmata nel tempo nei bilanci della banca e poi nel tempo recupereremo quella somma, quindi l'impatto è pari a zero». Il momendo della verità? «Il 2013».

Profumo, intervistato da Lilli Gruber e Stefano Feltri su La7, ha spiegato che domani (mercoledì, ndr) il cda darà numeri chiari e definitivi sulle operazioni problematiche della banca, ha ammesso che col senno di poi è stato un errore confermare Giuseppe Mussari all'Abi, ha ribadito che Mps cerca un socio, preferibilmente finanziario e di lungo periodo, e ha scagionato la vigilanza della Banca d'Italia: anche con più poteri, avrebbe avuto difficoltà a ricostruire i fatti perché ci sono stati elementi non forniti a Palazzo Koch.

Il cda della banca
Il cda del Monte dei Paschi chiamato mercoledì 6 febbraio a esaminare le tre operazioni strutturate farà piena chiarezza, ha spiegato Profumo: «Daremo i numeri molto chiari su queste operazioni che non sono derivate e domani sera faremo totale chiarezza sulla nostra posizione su queste operazioni». Il presidente ha poi voluto precisare che «che non si tratta di un buco; sono operazioni che hanno spalmato una perdita nel tempo: se domani decideremo di rivedere il bilancio e il cda sarà d'accordo, la perdita andrà immediatamente nei bilanci, poi nel tempo recuperemo la somma».

Il nuovo socio
«Ho detto con chiarezza che mi piacerebbe avere un investitore finanziario - ha spiegato Profumo - ma oggi «l'investitore non lo stiamo cercando» perché, considerando la situazione, «adesso è impossibile» trovarlo. A una domanda sull'interessamento di Deutsche Bank, Profumo ha risposto: «Deutsche Bank sarebbe un partner industriale ma, se non ci fosse altro, andrebbe bene, anche se cerchiamo un investitore finanziario».

La conferma di Mussari all'Abi
«La nomina di Mussari» alla presidenza dell'Abi «è stato un errore, e gli sbagli a volte si commettono. Con il senno di poi posso dire che fu un errore», ha ammesso Profumo, sottolineando che il suo giudizio sul Mussari banchiere «non è certamente positivo».

Ipotesi tangenti per Antonveneta?
Quando Lilli Gruber ha chiesto a Profumo se ritiene che nella vendita di Antonveneta ci possa essere stato un giro di tangenti, il presidente di Mps ha risposto: «Penso di no. La magistratura sta indagando; se questo dovesse essere, risaneremmo il bilancio del Monte dei Paschi perché chiederemmo dei soldi indietro». Profumo ha inoltre ricordato che certamente Antonveneta «è stata pagata troppo».

Il ruolo di Bankitalia
Nel corso della trasmissione Profumo ha anche espresso la sua opinione sul ruolo della Banca d'Italia in tutta la vicenda. Ha accennato a un problema di reali poteri per Palazzo Koch, ma ha poi spiegato che anche con più poteri Bankitalia non avrebbe potuto scoprire le operazioni di finanza strutturata di Mps perché «alcuni elementi non sono stati dati» agli ispettori dell'istituto centrale, ma anzi sono celati dall'ex dirigenza della banca senese.

Il rapporto tra banca e politica
La conclusione del presidente di Mps è stata poi dedicata al rapporto, particolarmente delicato e discusso nel caso dell'istituto senese, tra politica e banche. Mario Monti ha detto: fuori la politica dalle banche e Pier Luigi Bersani gli ha risposto: d'accordo, ma anche fuori i banchieri della politica. Alla domanda su con chi dei due leader fosse (più) d'accordo, Profumo ha risposto: con tutti e due. Per poi ribadire: dal 27 aprile dell'anno scorso (giorno dell'arrivo di Profumo a Siena) la banca è stata certamente autonoma e indipendente dalla politica e, «fino a quando terminerà il mio mandato, nel 2015, la politica in banca non entrerà».

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