Rendimento in rialzo sulle aste dei titoli di Stato italiano. Il Tesoro ha assegnato Ctz 2014 per 2,82 miliardi. Si tratta di un valore al di sotto dell'importo massimo che era indicato in 3 miliardi. Il saggio in asta è stato di 1,682% rispetto all'1,434% del collocamento di gennaio. La crescita dello yield non è, dagli operatori, considerata una sorpresa. Viene, poi, valutata positivamente la domanda che ha superato di 1,65 l'offerta. Il bid to cover ratio precedente era stato di 1,45. Sulle due ri-aperture per i BTpEi i risultati sono i seguenti: rispetto alla scadenza del 2016, il rendimento è del 3,21%; invece, sul fronte della duration al 2021 lo yield è del 2,79%.

L'andamento dello spread
Lo spread, dal canto suo, resta molto volatile. In avvio di seduta è sceso sotto i 280 punti base. Poi, in attesa dell'asta, è salitto verso quota 290. Attualmente è tornato a danzare attorno al livello di 280 basis point. Il mercato del reddito fisso, comunque, è ancora alla finestra. Dalle sale operative si segnalano scambi bassi. I movimenti dei titoli, in questo momento, sono conseguenza di piccoli volumi e, quindi, scarsamente significativi. Tutti guardano alla chiusura dei seggi in Italia e alla pubblicazione dei primi exit poll che dovrebbe avvenire tra le 15.00 e le 16.00 del pomeriggio.

La curva tedesca
Nell'ultimo periodo la curva dei rendimenti del Bund si è nuovamente molto inclinata. Cioè, il rendimento dei titoli di Stato a breve è tornato a schiacciarsi. La motivazione? E' presto detto. La scorsa settimana era atteso il dato sulla quantità di soldi restituiti, all'interno del secondo Ltro, dalle banche europee alla Bce. Il valore è stato molto inferiore alle attese. Di conseguenza, a fronte di una liquidità che resta ancora elevata, il tasso Ois (Overnight index swap) sul monetario si è schiacciato.Gli istituti di credito, cioè, riescono a finanziarsi a tassi così bassi da potere continuare l'operatività sui Bond a breve tedeschi. Nonostante, questi ultimi, abbiamo rendimenti molto bassi.

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