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Questo articolo è stato pubblicato il 13 marzo 2013 alle ore 11:56.
«Personalmente, sono del tutto convinto che tra dieci anni l'euro continuerà a essere la nostra valuta». Lo ha detto il presidente della Bundesbank e consigliere della Bce, Jens Weidmann, durante un incontro con la stampa economica. Weidmann era stato interpellato sull'eventualità che l'Italia abbandoni l'euro in seguito a un referendum in materia, come proposto dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.
Weidmann ha detto che la Bce «ha fatto molto per fermare la crisi», ma ha anche lanciato un allarme sulla politicizzazione «strisciante» delle Banche centrali. Weidmann ha poi elogiato il ruolo svolto dal giornalismo economico che, a dispetto di quanto si ritiene, ha molto in comune con le Banche centrali perché entrambi «svolgono un ruolo di ancora di fiducia in tempi di incertezza».
La fine della crisi economica che ha colpito l'Eurozona «non è in vista». ha detto il presidente della Bundesbank, aggiungendo che i governi dell'area «non stanno prendendo direzioni chiare» nell'ambito della crisi.
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