(Corbis)

Non c'è solo Cipro dietro al nuovo scivolone dell'euro, che ha toccato i minimi da quattro mesi sotto quota 1,28 (cambio euro-dollaro in tempo reale). C'è, a questo punto, anche il rebus Italia, con la deludente asta di stamattina dei BTp, in particolare i quinquennali. E la spada di Damocle del nuovo dowmgrade di Moody's che continua a pesare circolando nelle sale operative.

«Un po' di pessimismo sull'Italia naturalmente c'è - sottolinea Eric Lascelles, capoeconomista di RBC Global Asset Management (270 miliardi di dollari di patrimonio gestito) - diciamo un clima generale di diffidenza. Non che sia probabile un disastro nelle prossime ore. E' che, tra le righe, l'Europa appare più rischiosa di quanto previsto».

«Il precedente stabilito dalla crisi di Cipro e l'incertezza politica in Italia si traducono in un incremento del premio di rischio in Europa - sottolinea Adam Cole, strategist sulle valute della Royal Bank of Canada - . Il pericolo di un "bail-in" dei depositanti in una futura crisi bancaria è aumentato, l'euro è destinato a scendere ancora».

L'analista di Pictet Jean-Pierre Durante è sulla stessa lunghezza d'onda: «La soluzione della crisi cipriota ha offuscato l'attrattività dell'eurozona per gli investimenti, il che può tradursi in nuove pressioni al ribasso sull'euro».

©RIPRODUZIONE RISERVATA