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Questo articolo è stato pubblicato il 27 marzo 2013 alle ore 12:23.

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La sfida dei conti di deposito si gioca su tre fronti. Il primo (tassi) è quello degli interessi pagati dalla banca. Il secondo (tasse) è se la banca si fa carico anche del bollo (che nel 2013 è pari allo 0,15% delle somme depositate senza tetto massimo). Il terzo livello, decisamente più nascosto, è quello di cosa accade in caso di svincolo anticipato, quando questo è possibile.

Alla domanda "In caso di necessità soppravvenuta posso riavere le somme depositate e quanto ci perdo?" le principali banche oggi in campo nell'offerta di conti di deposito rispondono in modo differente, come sintetizzato nella tabella allegata (suddivisa in due file distinti) elaborata da ConfrontaConti.it.

La linea rigida
Alcuni istituti sposano la linea rigida: ovvero non danno la possibilità di svincolare le somme prima della scadenza. È il caso di ContoForte di Banca MedioCredito che remunera i risparmi fino al 3,44% netto con vincoli a 24 mesi (uno dei tassi più alti oggi sul mercato) ma non dà la possibilità di "rivedere" le somme in anticipo in caso di esigenze impreviste. Stessa politica di PrivatBank che offre fino al 3,68% netto (in caso di vincolo triennale, il tasso scende al 3,52% per vincoli biennali e al 3,28% netto su vincoli a 12 mesi). Anche le opzioni più aggressive di Banca Ifis (3,68% netto in 24 mesi) e di Fineco (1,6% netto a 12 mesi) sono legate a questa impostazione rigida. Ma sia Banca Ifis che Fineco contemplano nel bouquet di prodotti anche versioni svincolabili (il Rendimax Like di Banca Ifis remunera il 3% netto annuo con somme disponibili dopo 33 giorni dalla richiesta).

La linea semi-rigida
Un'altra schiera di istituti adotta un'altra politica in caso di svincolo: è possibile ma il tasso viene azzerato, quindi vengono annullati i benefici fino ad allora maturati. È il caso di Banca delle Marche e Banca Sistema. La prima offre tassi fino al 3,68% per vincoli a 24 mesi, Banca Sistema offre fino al 3,68% netto per vincoli a 36 mesi (su 24 mesi il tasso è del 3,36%). A cui aggiungere uno 0,32% netto per chi ha anche il conto corrente. Anche Fineco azzera i tassi in caso di svincolo anticipato nell'ipotesi che si sottoscriva il "cash park svincolabile". Così come Banca popolare di Milano, oggi molto aggressiva nell'offerta a 12 mesi (3,2% netto).

La penale
Non c'è solo chi azzera i tassi ma anche chi - per disincentivare lo svincolo anticipato - applica una penale. Come Bpm che detrae l'1,5% sull'importo svincolato. Penale anche per Credem: minimo 100 euro che sale fino a 200 euro per i vincoli a 24 mesi. Stessa percentuale applicata da Credito Valtellinese.

Tassi tagliati
Un'altra strategia, un po' più morbida delle precedenti, consiste nell'offrire la possibilità di riprendere le somme vincolate prima della scadenza ma di rinunciare a una parte consistente degli interessi maturati. Questo approccio è scelto da Banca Sella, Mps, Santander, UniCredit, Banco popolare, Banca di Credito Cooperativo di Fornacette, Ing direct, Chebanca!, Webank, Banca Carige. Nel caso di Mediolanum (che offre in promozione il 2,48% netto annuo) a chi svincola prima del termine di scadenza viene riconosciuto l'interesse dell'1 per cento.

Come si muoveranno i tassi sui conti di deposito?
Secondo i dati di ConfrontaConti.it, da marzo 2012 a marzo 2013, il tasso medio lordo dei depositi con vincolo a 1 anno ha, infatti, subito una riduzione dello 0,84%, una buona parte della quale si è manifestata nei primi due mesi dell'anno in corso. Come andranno nei prossimi mesi? «Negli ultimi mesi i tassi dei conti deposito sono scesi seguendo, seppure con ritardo, l'andamento dello spread, che aveva toccato i livelli minimi a gennaio - commenta Manfredi Urciuoli, direttore commerciale di Confrontaconti.it -. A fronte del risultato delle elezioni politiche italiane, e dell'esplosione della crisi finanziaria cipriota, lo spread ha mostrato una tendenza al rialzo, e sembra ora essersi attestato fra i 300 ed i 350 punti base, rimanendo sostanzialmente su livelli interlocutori, in attesa che si chiarisca l'evoluzione della situazione politica italiana e della crisi di Cipro. Seguendo lo spread, i tassi dei conti deposito dovrebbero rimanere stabili nel breve periodo: in caso il contesto macroeconomico evolvesse verso la stabilità, è possibile prevedere che nel medio periodo i tassi dei conti deposito scendano, viceversa, se la situazione si mantenesse instabile, è plausibile attendersi un aumento».

twitter.com/vitolops

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