NEW YORK - L'economia americana cresce, anche se a un passo tra il «modesto e moderato». La Federal Reserve ha rilevato una cauta marcia nell'insieme degli Stati Uniti, più prescisamente in undici distretti su dodici. Solo un distretto, quello di Dallas in Texas, ha riportato una crescita "robusta".

La ripresa è parsa diffusa, dai servizi aziendali alle costruzioni fino al settore manifatturiero. L'edilizia residenziale ha evidenziato una crescita tra «modesta e solida». I consumi nell'ultimo mese e mezzo hanno evidenziato schiarite «leggere o modeste», con l'accento su un «moderato aumento nelle vendite di auto». L'occupazione ha dato a sua volta segni incoraggianti: «Le assunzioni sono aumentate a passo misurato in diversi distretti, con alcuni casi nei quali si sono notate difficoltà nel reperire lavoratori qualificati», ha indicato il rapporto periodico della Banca centrale sullo stato dell'economia preparato in vista del vertice di politica monetaria del 18 e 19 giugno.

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Banche centrali burattinai dei mercati: quando l'euforia diventa un boomerang (di M. Longo)

Le fotografia dell'economia americana lascia intatta la suspense sul futuro della politica monetaria. La Fed sta discutendo se e quando ridimensionare lo stimolo economico, una decisione che - ha indicato - sarà legata all'andamento dei dati. Alcuni economisti, tra cui quelli di Goldman Sachs e di Deutsche Bank, hanno indicato come possibile un ridimensionamento del quantitiave easing, gli acquisti obbligazionari da 85 miliardi di dollari al mese, da settembre. Una prospettiva che alimenta il nervosismo sulle piazze finanziarie.

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