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Questo articolo è stato pubblicato il 07 giugno 2013 alle ore 11:12.
Laureati in piena regola, inseriti nel mercato del lavoro. Ma con una montagna di debiti sulle spalle. I 39 milioni di ex studenti che hanno contratto un prestito d'onore negli Stati Uniti (prestiti finalizzati al pagamento degli studi, da iniziare a ripagare con l'arrivo delle prime buste paga) hanno in questo momento un debito di mille miliardi di dollari.
La situazione è divenuta esplosiva negli ultimi anni. Basti pensare che - secondo l'indagine della Federal Reserve "Household Debt and Credit: Student Debt" - nel 2004 il "monte debiti" dei vecchi studenti era tre volte inferiore: 350 miliardi di dollari.
La crisi dei derivati subprime - poi implosa violentemente nell'economia reale - e il conseguente aumento del tasso di disoccupazione hanno fatto il resto rendendo più difficoltosa la restituzione delle rate e indebolendo la capacità di innovare e creare nuove imprese e nuovi posti di lavoro agli ex studenti imprenditori. Un cane che si morde la coda.
Secondo un sondaggio reso noto da Bloomberg basato su un campione di 9.500 ex studenti indebitati, il 23% ha rimandato l'avvio di un'attività di impresa a causa del peso dei debiti da pagare.
Del resto, la disoccupazione è l'elemento debole dell'economia statunitense. E proprio oggi i mercati attendono i dati non farm payroll, quelli relativi al tasso di disoccupazione che esclude i lavoratori agricoli, previsto in aumento (guarda l'andamento della disoccupazione negli Usa negli ultimi 10 anni).
All'allarme del monte debiti dei prestiti d'onore che ha esondato quota mille miliardi - con uno studente su 10 che, escludendo mutui e carte di credito, deve ancora restituire 50 mila dollari - si unisce anche la bomba dei tassi.
A breve scade infatti la sovvenzione statale che ha abbassato il pagamento degli interessi su questi prestiti al 3,4%. Nel caso non verrà trovat0 un nuovo accordo parlamentare i tassi raddoppieranno e passeranno d'amblè al 6,8%.
Il presidente Barack Obama - che nei giorni scorsi ha ammesso di aver restituito il suo prestito d'onore solo a 42 anni, quando era già parlamentare dell'Illinois da sette anni e stava per diventare senatore a Washington - avrà una bella gatta da pelare se non riuscirà a convincere il Congresso a prorogare il bonus.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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