Un'altra multa record per Barclays: le autoritá Usa hanno imposto alla banca britannica una penale da 453 milioni di dollari per manipolazione dei prezzi dell'elettricitá. La multa totale è di 470 milioni, tenendo conto delle somme che i quattro trader della banca ritenuti colpevoli dovranno pagare.

La decisione è stata presa dal consiglio della Federal Energy Regulatory Commission (Ferc) al termine di una lunga indagine sulla manipolazione delle bollette elettriche in California e altri Stati Usa tra il 2006 e il 2008. Ferc ha dato a Barclays trenta giorni di tempo per pagare, chiedendo anche alla banca di dirottare 35 milioni di dollari di utili verso programmi sociali a favore dei meno abbienti in California, Oregon, Arizona e nello stato di Washington.

«Siamo delusi dalla decisione della Ferc, - ha fatto sapere Barclays in un comunicato ufficiale. – Riteniamo che la multa imposta dalla Ferc non sia giustificata, e contestiamo le accuse. Intendiamo difenderci con forza». E' un duro colpo per la banca britannica, che negli ultimi mesi ha cercato di rilanciare la propria immagine e lasciarsi alle spalle gli scandali dell'ultimo anno che avevano portato alle dimissioni del Ceo Bob Diamond, del presidente Marcus Agius e di altri dirigenti coinvolti.

L'estate scorsa Barclays era stata la prima banca ad ammettere le sue responsabilitá nella manipolazione del tasso Libor e aveva pagato una multa di 290 milioni di sterline, e ha dovuto poi accantonare 3,5 miliardi di sterline per risarcire clienti ai quali aveva venduto prodotti finanziari e assicurativi in modo fraudolento.

I quattro trader, che non lavorano piú per Barclays, sono accusati di avere manipolato l'indice dei prezzi dell'energia elettrica nelle regioni occidentali degli Usa per rafforzare le loro posizioni sui derivati. Scott Connelly, capo dello US West Power Desk, considerato la mente del gruppo, dovrá pagare una multa individuale di 15 milioni di dollari, mentre Daniel Brin, Karen Levine e Ryan Smith dovranno pagare 1 milione di dollari a testa.

Come in altri scandali recenti, la prova della colpevolezza dei trader è nei messaggi di posta elettronica che si sono inviati tra colleghi. In diverse email Connelly e gli altri si vantano della loro capacitá di manipolare i mercati e di quanto si «divertono con l'indice».

«Ferc ritiene che le azioni dei trader dimostrano un tentativo voluto, intenzionale e coordinato di manipolare i mercati, in violazione delle leggi federali e delle norme della Ferc», spiega il comunicato della Commissione americana. Il caso passa ora a un tribunale federale dove Barclays presenterá la sua difesa.

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