A differenza dell'Europa (rialzista), Wall Street chiude leggermente in rosso: il Dow Jones perde lo 0,20% a 15.083,24 punti, il Nasdaq cede lo 0,09% a 3.602,78 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,3% a 1.656 punti. Il mercato soppesa gli ultimi dati macro (il calo nella fiducia dei consumatori americani ad agosto e l'aumento inferiore alle stime del numero di nuovi cantieri a luglio) in vista dell'appuntamento con la Fed, che mercoledì prossimo diffonderà i verbali delle sue ultime riunioni.

Piazza Affari maglia rosa
Settima chiusura consecutiva col segno più a Piazza Affari. Dopo una partenza debole, gli indici hanno cambiato rotta per poi migliorare ancora nella seconda parte di seduta: il Ftse Mib ha chiuso a +1,23% (17.677 punti), con il nuovo minimo dal 2011 per lo spread Btp-Bund (23o punti) che ha spinto al rialzo i bancari. Il tasso sul decennale del Tesoro scende al 4,18%. Chiusura positiva anche per Londra (+0,26% a 6.499 punti), Francoforte (+0,19% a 8.391) e Parigi (+0,75% a 4.123).

A Milano boom delle banche
A Piazza Affari volano ancora una volta le banche, guidate da Intesa Sanpaolo (+6,4%), Banca Pop Mi (+3,6%) e Mediobanca (+2,8%). Tra tutti i titoli finanziari spiccano l'utility A2a (+2,4%) e Buzzi Unicem (+2,2%). In coda al listino, invece, Tod's (-2,4%) dopo il lungo rally di settimana scorsa (+13% in scia ai conti semestrali) e Stmicroelectron (-1,7%), penalizzata dal taglio del giudizio operato da Hsbc e dalla pressione sul settore, a seguito del tonfo dell'utile (-72%) dell'americana Dell.

Usa, deludono i cantieri edilizi e la fiducia dei consumatori
Negli Stati Uniti il numero di cantieri avviati nel mese di luglio è salito del 5,9% al tasso annuo di 896mila unità. Il dato reso noto dal dipartimento del Commercio è inferiore alle attese degli analisti, che avevano stimato un rialzo più sostenuto a +8,9%. Il dato di giugno é, invece, stato rivisto al rialzo a -7,9% da -9,9%.
Doccia fredda anche dalla fiducia dei consumatori misurata dall'Università del Michigan: è scesa a 80 punti a metà agosto dagli 83,9 punti della rilevazione precedente. Il dato è peggiore delle attese degli analisti che si attendevano un ribasso a 85,5 punti.

Petrolio ancora in rialzo
Il petrolio procede in rialzo: i future a settembre aggiungono lo 0,07% a 107,40 dollari il barile. Ieri il petrolio aveva ampliato i guadagni per la quinta seduta consecutiva sulle preoccupazioni di difficoltà nelle forniture dal Medio Oriente, in particolare per i timori legati al canale di Suez, mentre in Egitto la situazione diventa sempre più tesa. I trader continuano anche a considerare la caduta, maggiore delle attese, delle scorte di petrolio Usa registrata la settimana scorsa, secondo dati ufficiali della Energy Information Administration.

La Sec approva la fusione tra Nyse e Ice
La Securities and Exchange Commission ha approvato la fusione tra IntercontinentalExchange e Nyse Euronext. Il via libera della Sec è uno degli ultimi passi per il completo via libera al merger, che darà vita alla seconda Borsa globale per capitalizzazione di mercato. I due exchange hanno ancora bisogno del via libera da parte di alcune autorità europee. La previsione è però che l'operazione, che metterà fine a 200 anni di indipendenza della Borsa di New York, possa essere completata entro l'autunno.

Giappone
La Borsa di Tokyo ha terminato la settimana con una chiusura in ribasso: l'indice Nikkei 225 ha infatti segnato a fine seduta un calo dello 0,75%, perdendo 102,83 punti a quota 13.650,11. A determinare il calo, in una seduta post ferragostana poco animata, le speculazioni sulla politica monetaria americana. L'indice allargato Topix ha chiuso giù dello 0,80% lasciando 9,17 punti a quota 1.142,65. L'attività è stata debole, con 1,87 miliardi di azioni scambiate sul mercato primario.

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