Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 04 settembre 2013 alle ore 14:04.

My24
Ecco i Paesi con i tassi più alti al mondo. In forte ascesa il Brasile - Classifica

Oggi la Grecia ha piazzato sul mercato primario 1,1 miliardi di euro in titoli a 6 mesi. Per finanziarsi è stata "costretta" a pagare sul mercato un tasso del 4,2% annuo. Sempre oggi la Germania ha collocato popo più di 4 miliardi di Bobl (il piccolo Bund) a 5 anni a un tasso medio dell'1%, il livello più alto del dicembre 2011, lo stesso mese in cui lo spread tra BTp e Bund divampava oltre 500 punti base facendo precipitare l'Italia nella morsa della speculazione finanziaria sul debito pubblico.

A distanza di due e anni e mezzo le cose sono molto diverse (in politica a dir la verità le tensioni non si sono placate con il "nuovo" governo che rischia ancora una volta di cadere il 9 settembre ma sul fronte finanziario di mezzo c'è stato lo scudo anti-spread di Mario Draghi dell'estate 2012 che ha placato le tensioni sui bond). Oggi il BTp a 10 anni paga il 4,35% e siamo molto lontani dalla lista dei Paesi che hanno la febbre, quelli che per intenderci pagano i rendimenti più alti per sostenere il debito pubblico. Ma quali sono?

Al top della classifica dei Paesi che pagano i tassi più alti al mondo ci sono due Stati africani, la Nigeria e il Kenya. La prima paga il 13,56% mentre i bond del secondo rendono il 12,2%. In forte rialzo anche i rendimenti del Brasile che non sta vivendo un momento entusiasmante nell'anno che rappresenta la vigilia dei campionati mondiali di calcio. Le obbligazioni governative verdeoro prezzano sul mercato un rendimento del 12,1% (nei giorni scorsi la Banca del Brasile ha alzato i tassi al 9% per contrastare l'inflazione). Il Paese dell'Eurozona che ha la febbre più alta è, manco a dirlo, la Grecia che paga il 10,5% (ma siamo ben lontani dalla crisi del 2010-2012 quando i bond di Atene pagavano regolarmente il 30% (prima della ristrutturazione del debito). Seguono Venezuela e Turchia (10%). Quest'ultima sta vivendo due tensioni: la vicinanza alla Siria e la fuga di capitali dai Paesi emergenti in scia al probabile tapering (riduzione del piano di stimoli monetari della Fed) di fine settembre. Al pari di India (8,6%) e Indonesia (8,5%) che stanno andando incontro a una svalutazione delle divise (ma va detto che le stesse si sono rivalutate negli ultimi anni proprio in funzione dell'afflusso di capitali dei tre quantitative easing).

Proprio quella del cambio è una valutazione indispensabile da effettuare, oltre al rendimento, nell'ottica di un investimento (perché l'effetto cambio può amplificare o annullare l'effetto tasso). Inoltre va tenuto conto dei rating (giudizi assegnati che dovrebbero indicare in linea teorica il livello di rischio di un Paese).

In ogni caso l'Italia, a conti fatti, occupa la 26esima posizione di questa speciale classifica. Stupisce, però, che Paesi come la Thailandia (4,3% con un Pil sei volte inferiore a quello italiano) e l'Irlanda (4,07%, che beneficia di un regime fiscale più basso e non armonizzato con quello dei Paesi dell'Eurozona) siano considerati oggi dai mercati tecnicamente meno rischiosi. Alchimie dei mercati.

twitter.com/vitolops

Commenta la notizia

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi