Seduta in rialzo per i mercati azionari europei dopo i guadagni di ieri e dopo la nuova giornata positiva sui listini dell'Asia. A Milano il FTSE MIB dopo aver ballato intorno alla parità ha chiuso in rialzo dello 0,51%. Rispetto al resto d'Europa l'Italia ha scontato l'incertezza politica legata al caso Berlusconi e la possibile caduta del governo. Meglio hanno fatto i maggiori listini del Vecchio continente (17 listini di riferimento su 18 hanno chiuso in rialzo) come DAX 30 (+2,2%), CAC 40 (+1,93%) e FT-SE 100 (+0,99%).

L'indice Stoxx Europe 600 in mattinata ha guadagnato fino all'1.1% toccando il livello più elevato dal 28 maggio scorso. Hanno fatto bene i titoli del comparto finanziario dopo che la Reuters ha scritto che una proposta per tassare le transazioni finanziarie ha ricevuto un parere negativo dall'ufficio legale del Consiglio dell'Unione Europea. Chiusura in territorio positivo per Wall Street. Il Dow Jones sale dello 0,85% a 15.191,83 punti, il Nasdaq avanza dello 0,62% a 3.729,02 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,74% a 1.684,02 punti. Negativa Apple (-2,28%) dopo la presentazione dei nuovi iPhone.

A Piazza Affari è stata un'altra giornata difficile per il titolo Banca Mps, l'istituto senese è in cerca di soci per il nuovo aumento di capitale, dopo la pessima giornata di ieri. Anche Carige ha chiuso in pesante ribasso dopo che i rilievi di Bankitalia sono finiti all'attenzione della Procura di Genova. Mediaset è stata ancora una volta positiva. Merito di Goldman Sachs che ha alzato il prezzo obiettivo a 3,6 euro confermando la raccomandazione 'neutral'. Il titolo migliore del Ftse-Mib è stato comunque Salvatore Ferragamo, in rialzo del 4,98% come del resto tutto il comparto del lusso.

Sul fronte obbligazionario lo spread tra i titoli decennali italiani e tedeschi è sceso poco sotto i 251 punti base. Stessa tendenza per i Bonos spagnoli rispetto ai Bund (248 pb). Dopo l'aggancio di lunedì ai BTp sul fronte dei differenziali di rendimento oggi c'è stato anche il sorpasso spagnolo, complici le tensioni politiche italiane che non accennano ad allentarsi. È la prima volta da 18 mesi. Sui mercati valutari l'euro è in leggero rialzo rispetto al dollaro poco sopra quota 1,32.

In mattinata c'è stata una nuova fiammata per la Borsa di Tokyo che ha chiuso la seduta in crescita sull'onda dell'euforia per l'assegnazione a Tokyo dei Giochi olimpici del 2020. L'indice NIKKEI 225 delle blue chip ha guadagnato l'1,54%. Chiusura in rialzo per le piazze finanziarie cinesi. Lo Shanghai Composite archivia le contrattazioni a 2.237 punti (+1,15%); l'indice Shenzhen segna a fine seduta +1,55% a 8.636 punti.

Di altro segno le notizie macroeconomiche provenienti invece dall'Italia: nel secondo trimestre del 2013 il Pil è diminuito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e del 2,1% nei confronti del secondo trimestre 2012. Lo comunica l'Istat ricordando che nella stima preliminare diffusa il 6 agosto era stato rilevato un calo congiunturale dello 0,2% e tendenziale del 2%.

Sempre sul fronte macro c'è da registrare la flessione dello 0,6% della produzione industriale francese nel mese di luglio rispetto a giugno. È il terzo calo consecutivo e giunge dopo che le attese degli analisti si erano cristallizzate su un rialzo dello 0,5%. I dati migliori della settimana per il momento vengono dalla Cina dove produzione industriale (+10,4% anno su anno) e le vendite al dettaglio (+13,4%) sembrano confortare chi prevede una ripresa della prima economia asiatica.

Tra le materie prime il petrolio con consegna a ottobre cede il 2,39% a 106,90 dollari al barile a New York. L'oro a dicembre si trova a quota 1.366 dollari l'oncia (-1,56%).

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