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Questo articolo è stato pubblicato il 19 settembre 2013 alle ore 20:45.

Vista la difficoltà nel contenere la dimensione della domanda «potrebbe anche essere» che la prossima emissione del BTp Italia, la quarta, raggiunga i 10 miliardi di euro. Lo ha detto il dirigente generale del Tesoro per la gestione del debito pubblico, Maria Cannata, a margine di un convegno di Mts. Riguardo alla tempistica, l'emissione dovrebbe avvenire entro novembre.
Il ritorno degli investitori esteri
Gli investitori esteri sono tornati ad acquistare titoli italiani, in particolare i BTp e la loro partecipazione alle aste «denota una certa stabilità non tale da incrementare la loro quota ma da stabilizzarla», ha aggiunto Cannata. In particolare Cannata ha sottolineato come sia stata significativa la partecipazione degli investitori esteri alle ultime emissioni effettuate dal tesoro sulle lunghe scadenze. Più nel dettaglio, ha concluso il dirigente del Tesoro, è stata molto significativa la partecipazione degli investitori americani al collocamento del nuovo BTp benchmark a 30 anni, con una quota del 9,5% del totale.
Il 2014 sarà più pesante, nel 2013 costi del debito vicini ai minimi
Il prossimo, ha poi detto Cannata, sarà un anno più pesante rispetto al 2013 per quanto riguarda le scadenza ma godrà comunque di una buona distribuzione lungo l'intero arco dei 12 mesi. Il 2013 è stato un anno «con scadenze ben distribuite», il che ha consentito di gestire le maggiori emissioni dovute al rimborso de debiti della pubblica amministrazione alla partecipazione all'Esm in modo molto fluido. Riguardo al 2013 Cannata ha anche sottolineato come i costi all'emissione del debito pubblico siano sostanzialmente scesi rispetto all'anno prima assestandosi intorno al 2,08 per cento: «Si tratta - ha detto - di livelli molto bassi, vicini ai minimi storici».
Entro fine anno oltre 5 miliardi per la riduzione del debito
Il Tesoro conta di utilizzare gli oltre 5 miliardi di euro che sono disponibili sul fondo di ammortamento entro fine anno per operazioni a riduzione dello stock del debito pubblico. «Il fondo di ammortamento ci sono risorse intorno a 5-5,5 miliardi di euro che utilizzeremo sicuramente da qui a fine anno», ha detto Cannata. Le opzioni a disposizione, ha aggiunto, sono due: il rimborso a scadenza o il riacquisto ma visto che, ha concluso il dirigente del Tesoro, i prezzi di molto titoli sono 'sopra alla pari' è più probabile che si proceda con i rimborsi a scadenza.
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