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Questo articolo è stato pubblicato il 08 novembre 2013 alle ore 21:46.
L'ultima modifica è del 08 novembre 2013 alle ore 22:38.
In picchiata le azioni Tesla, il Nasdaq non sta perdonando alla casa automobilistica di Elon Musk, il terzo rogo in due mesi, peraltro fortuito e non imputabile a difetti costruttivi, di una delle sue ammiraglie elettriche Model S. Di certo meno infiammabili di qualsiasi auto con 80 litri di benzina nel serbatoio. E il titolo ha lasciato sul terreno il 14% arrivando a quota 139 dollari. Va detto che il valore dell'azienda si sta sgonfiando dopo aver toccato i 200 dollari per azione e una capitalizzazione di borsa prossima ai 20 miliardi e che ora si attesta a 17 miliardi di dollari. Comunque una cifra enorme se si mette in relazione all'effettivo ruolo industriale della casa automobilistica.
Le azioni di GM ad esempio fluttuano intorno ai 36 dollari e la capitalizzazione si attesta a 51 miliardi di dollari e il titolo di Toyota viaggia a quota 127 dollari per azione con una capitalizzazione totale di oltre 201 miliardi di dollari.
Tesla vale molto di più di Ford il cui titolo vale intorno ai 16,8 dollari con un valore totale di borsa di circa 66 miliardi. Ma la casa dell'ovale Blu ha un fatturato superiore ai 134 miliardi, utili per 5,6 miliardi di dollari e impiega 171mila persone in tutto il mondo. La produzione di Ford nel 2012 si è attestata a quota 5.7 milioni di vetture. Insomma un volume enormemente superiore a quello di Tesla, micro costruttore californiano che conta di vendere 20mila vetture elettriche all'anno. Forse la borsa ha iniziato a capire che quella di Tesla è una bella realtà, ma non è la rivoluzione dell'auto elettrica. Almeno non di quella di massa, in grado di trasformare la mobilità. È vero che le sue auto sono ultra performanti e lunga autonomia grazie a costosi pacchi batteria composti da migliaia di celle, ma non risolvono radicalmente i problemi intriseci delle autovetture a batteria, come forse alcuni credono. Le Tesla sono straordinarie vetture sportive e di lusso, destinate a essere ricoverate ogni notte in una Garage, a portata di spina, e magari di fianco a una Porsche Panamera e una Ferrari FF. Ma non sono certo automobili destinate a cambiare il nostro modo di muoverci su quattro ruote. Non adesso, almeno.
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