Il commissario agli affari monetari Ue, Olli Rehn. (Epa)

«L'Italia deve usare la maggiore stabilità politica per lanciare progetti come le privatizzazioni e gli ulteriori miglioramenti sul mercato del lavoro per aumentare la competitività». A lanciare l'appello è il commissario agli affari monetari Ue, Olli Rehn, dalla tribuna di Davos. «L'Italia come la Francia ha accusato un'erosione delle sue quote di mercato negli ultimi dieci anni. C'è una chiara necessità che aumentino la competitività sia in termini di costo del lavoro che di mercato dei prodotti».

Ha rilevato il commissario nel corso di un dibattito nella giornata conclusiva del World Economic Forum a Davos, dedicato alla "Ricostruzione del sistema bancario europeo" a cui ha partecipato anche l'a.d. di UniCredit, Federico Ghizzoni.
Il commissario Rehn ha anche sottolineato in linea generale che se non c'è credito per le imprese, soprattutto le Pmi, c'è una strozzatura per l'economia che danneggia la crescita.
Il tema della competitività europea è stato al centro di numerosi dibattiti svoltisi nel corso del Wef a Davos che si è concluso oggi. L'Italia è al 49° nella speciale classifica sul 2013 stilata dal World Economic Forum sulla competitività mondiale, con una perdita di ben sette posizioni rispetto all'anno precedente.

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