Le cento app per investire: con lo smartphone o il tablet la Borsa ormai è «mobile»
Quasi un italiano su cinque utilizza internet per gestire il proprio conto corrente o gestire il proprio portafoglio di investimenti. Ma per chi è ancora "timido" nell'utilizzo di questi strumenti, quali sono le cose da sapere per iniziare muovere il proprio denaro sul web ? Ecco quattro cose da sapere per operare con fiducia su Internet
di Andrea Fiorini
3. Cento app per investire / Il mobile anche per il risparmio gestito
Il mondo della finanza mobile non è però dedicato soltanto ai trader, cioè agli investitori fai-da-te. Per chi è maggiormente interessato al risparmio gestito e in particolar modo ai fondi d'investimento, le risorse non mancano. Si tratta di un'attività intermedia tra la delega totale della gestione dei propri risparmi a professionisti o società specializzate e il trading puro. Investire online in fondi (o in quote di fondi quotati, cioè gli Etf) significa infatti decidere in autonomia settore, segmento e tempistica dell'investimento, ma delegare a un gestore l'attività quotidiana, gestionale del paniere di titoli che compone il fondo stesso.
In questo caso, tre sono le tipologie di app d'interesse: la prima viene messa a disposizione delle banche e rientra nella categoria "home banking". Consente cioè l'accesso online alle funzioni informative e dispositive legate al proprio conto corrente, ma non necessariamente fornisce servizi o software specifici di livello professionale (che è ciò che distingue i servizi di trading avanzati). In questo caso l'app di Unicredit, Intesa Sanpaolo, Bpm o una delle altre banche italiane presenti sugli "store" consentirà di selezionare e negoziare fondi senza grossi problemi, avendo a disposizione grafici, qualche strumento di analisi di base e le schede prodotto. La seconda categoria è quella dei dati sull'andamento dei fondi (o delle Sicav, se esteri); in questo secondo caso le fonti sono autorevoli: si va da Morningstar alle singole case di gestione (tra cui Anima, Pictet, Pioneer, Skandia e State Street). La terza, infine, è quella dei markeplace di fondi, come Fundstore: società indipendenti che offrono la negoziazione di fondi di un ampio numero di case; nel corso del tempo l'importanza di questo tipo di società si è ridimensionata a causa della forte concorrenza delle banche online, che offrono lo stesso servizio con in più tutti i servizi bancari.
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