Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 11 febbraio 2014 alle ore 07:18.
L'ultima modifica è del 11 febbraio 2014 alle ore 10:49.

My24

Sono ancora molti gli aspetti che dovranno essere chiariti nella circolare che si attende dall'Agenzia delle Entrate sulla disciplina delineata dal D.L. n. 4 del 28 gennaio 2014 sulla voluntary disclosure. Resta il fatto che per molti italiani è l'ultima occasione per chiudere i conti con il Fisco. Non aderire potrebbe costare molto di più. Regolarizzare un milione di euro frutto di evasione costerà tra l'80 e il 90 per cento. Quindi tra 800 e 900 milaeuro. Ma non farlo si stima, considerando tasse e sanzioni, costerà più del doppio. Ecco l'opinione del fiscalista Ernesto Caso dello studio Simmons & Simmons.

In senso lato la procedura delle voluntary disclosure conviene a chi molti capitali (ricchezze finanziarie ed altri beni) o a chi ne ha pochi?
La disciplina relativa alla collaborazione volontaria (c.d. "voluntary disclosure"), così come delineata dal D.L. n. 4 del 28 gennaio 2014, prevede che il soggetto (persona fisica, società semplice o ente non commerciale) che intende procedere con la regolarizzazione paghi tutte le imposte sui redditi prodotti negli anni "aperti" ai fini dell'accertamento tributario e connessi alle attività patrimoniali e finanziarie detenute all'estero, mentre le agevolazioni sono limitate esclusivamente agli aspetti sanzionatori. In caso di adesione alla richiamata procedura, infatti, le sanzioni relative alla omessa compilazione del quadro RW vengono ridotte alla metà del minimo edittale, al pari di quelle relative alla dichiarazione fraudolenta di cui agli articoli 2 e 3 del D. Lgs. 74/2000.

Ne deriva quindi, per rispondere alla domanda, che maggiori sono le ricchezze detenute all'estero e maggiori saranno i versamenti di imposta da effettuare per la regolarizzazione.
A mio parere il vero elemento discriminante ai fini della convenienza è connesso al periodo di imposta in cui sono stati effettuati gli investimenti e/o state costituite le attività finanziarie all'estero. Qualora questi periodi di imposta risalgano ad annualità non più accertabili, la voluntary disclosure potrebbe avere degli elementi di convenienza, nella misura in cui le imposte scaturenti dalla procedura riguarderebbero esclusivamente la tassazione dei rendimenti che gli investimenti e le attività all'estero hanno fruttato negli anni ancora potenzialmente accertabili. Qualora invece tali ricchezze siano state costituite in un periodo ancora accertabile dall'amministrazione finanziaria, l'importo che dovrà essere versato per usufruire della regolarizzazione sarà notevole. A tal proposito, si ricorda che i periodi accertabili da parte del Fisco (in pratica, i cinque anni precedenti) possono essere raddoppiati nel caso in cui i beni da regolarizzare siano detenuti in un c.d. Paese "black list" oppure nel caso in cui il soggetto che usufruisce della voluntary disclosure abbia commesso dei reati punibili penalmente.

Commenta la notizia

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi

Cerca Mutui

Richiedi on line il tuo mutuo e risparmia

powered by: mutui online

Cerca Prestiti

Richiedi on line il tuo prestito e risparmia

powered by: