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Questo articolo è stato pubblicato il 26 marzo 2014 alle ore 09:02.
L'ultima modifica è del 26 marzo 2014 alle ore 18:01.

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Seduta positiva sui principali mercati europei dopo che una serie di positivi dati macroeconomici statunitensi hanno confermato le indicazioni giunte ieri sul buono stato di salute della prima economia del pianeta. A Milano il FTSE MIB ha chiuso in rialzo a +1,37%, facendo del listino di Piazza Affari il miglior performer europeo della giornata dopo Madrid (+1,5%). Tra i titoli in evidenza a Piazza Affari ci sono stati Maire Tecnimont grazie a una commessa da quasi un miliardo di dollari in Egitto, Banca Pop Mi, Mediaset e Mediolanum. L'impennata di Maire è giunta dopo ben sette sedute positive consecutive con volumi elevati che nei giorni scorsi avevano spinto il titolo da 1,81 euro (chiusura del 14 marzo) al 2,18 di ieri sera. In evidenza i settori energetico e bancario.

Sul fronte obbligazionario il Tesoro ha venduto tutti i 2,5 miliardi di euro di Ctz dicembre 2015 (nona tranche) con tassi in calo al nuovo minimo storico dello 0,707% dallo 0,822% dell'asta di febbraio. In crescita la domanda con un rapporto di copertura salito a 2,02 da 1,72 precedente.Lo spread tra i BTp decennali e gli equivalenti Bund tedeschi, dopo una mattinata all'insegna dei rialzi è sceso sotto quota 180 punti a 177, mentre il differenziale Bonos Bund ha superato i 173 punti. Giovedì la tornata d'aste di fine mese proseguirà con l'offerta di 7,5 miliardi di Bot semestrali. Martedì a mercati chiusi il Tesoro ha annunciato che in occasione del collocamento a medio lungo di venerdì porrà in asta da 7,5 a 10 miliardi di Ccteu, Btp a 5 e 10 anni.

andamento titoli

In ambito macro italiano, secondo i dati dell'Istat la fiducia dei consumatori è balzata a 101,7 punti a marzo, il livello più alto dal 2011, mentre le vendite al dettaglio sono rimaste ferme a gennaio rispetto a dicembre e hanno fatto segnare un pesante -0,9% anno su anno. Sul fronte valutario l'euro è sceso sotto quota 1,38 contro il dollaro.

Dagli Stati Uniti sono giunti alcuni segnali positivi sul fronte della crescita. La stima preliminare del Purchasing managers' index (sia manifatturiero che dei servizi) per il mese di marzo ha dato una lettura di 55,8 punti, in rialzo rispetto a febbraio, mentre gli ordinativi di beni durevoli a febbraio sono cresciuti del 2,2%, sopra le attese degli analisti. A spingere l'indice nel mese sono stati soprattutto gli ordini di aerei a uso civile. Al netto del comparto trasporti, infatti, l'incremento è stato dello 0,2% mentre al netto del comparto difesa, il rialzo è stato dell'1,8%. Il dipartimento del Commercio ha rivisto al ribasso il dato di gennaio, da -1% a -1,3%. In calo del 3,5% invece le richieste di mutui nella settimana appena trascorsa.

Tra i maggiori listini del Vecchio continente il DAX 30 di Francoforte (+1,18%) e il CAC 40 di Parigi (+0,94%), hanno chiuso in rialzo, piatto invece il FT-SE 100 di Londra. Bene in generale anche i listini asiatici, saliti ai massimi da due settimane, anche se il Composite di Shanghai ha registrato una serie di prese di profitto dopo i guadagni della scorsa settimana e ha chiuso in flessione dello 0,2%. A metà seduta gli indici a Wall Street hanno perso lo slancio iniziale legato ad aspettative per nuove misure di stimolo in Europa e Cina. Se Dow Jones ed S&P500 si mantengono sopra la parità, il NASDAQ 100 è scivolato in territorio negativo appesantito da Facebook all'indomani dell'annuncio di acquisizione di Oculus per 2 miliardi di dollari. Da segnalare il fatto che King Digital (la società di gaming che realizza il popolare gioco Candy Crush), ha aperto a 20,50 dollari sotto il prezzo collocamento.

Tra le materie prime le quotazioni del petrolio sono in leggero calo (Brent sotto i 107 dollari al barile), nonostante i segnali di ripresa negli Stati Uniti e alcuni problemi sul fronte della produzione in Libia e Nigeria, Paese quest'ultimo che incide soprattutto sulle quotazioni del Light Crude. Più alte del previsto le scorte di greggio Usa. Anche l'Oro ha perso qualcosa calando a 1.303 dollari l'oncia, dopo una mattinata di guadagni. Secondo gli analisti i segnali di buona salute dell'economia Usa e una certa scarsità di domanda per il bene fisico sembrano destinati a mantenere un tetto alle quotazioni del metallo giallo.

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