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Questo articolo è stato pubblicato il 15 maggio 2014 alle ore 17:47.
L'ultima modifica è del 15 maggio 2014 alle ore 20:59.
Il ministero dell'Economia segnala che il Governo italiano «non ha mai ipotizzato alcun intervento» che riguardi la modifica retroattiva della tassazione sui propri titoli di Stato. La precisazione del Tesoro arriva in seguito alle voci riferite da alcuni operatori di mercato, «molto probabilmente alla base del movimento di queste ore sullo spread tra BTp e Bund, secondo le quali un paese dell'area Euro valuterebbe l'ipotesi di modificare retroattivamente la tassazione sui propri titoli di Stato».
Anche Atene ha smentito le voci in merito all'imposizione di una tassa retroattiva per gli investitori esteri titolari di bond ellenici. «Non ci sono tasse sul "capital gain" sui titoli di stato greci detenuti dagli investitori stranieri dal 1 gennaio 2014 in avanti», si legge in una nota del ministero delle Finanze ellenico. «Di conseguenza - si aggiunge - le voci di un'ipotetica tassazione retroattiva sono del tutto destituite di fondamento». Il capital gain archiviato da inizio 2012 a fine 2013 è soggetto dunque al regime fiscale in vigore in quegli anni.
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