Le banche si muovono contro il mondo del cybercrime e si schierano a difesa dei clienti (e della propria reputazione) per bloccare phishing, vishing, pharming, malware, crimeware che mettono a rischio le transazioni dei risparmiatori italiani sul canale web realizzate sui sistemi di internet banking e anche tramite carte di debito, di credito e prepagate.

Secondo Abi Lab, il consorzio dell'Associazione bancaria italiana che ogni anno monitora il fenomeno, "la corretta gestione della sicurezza informatica e lotta al cybercrime sono asset strategici per l'evoluzione dei servizi bancari. La banca è interessata da un fenomeno trasversale che richiede una capacità di monitoraggio e prevenzione continui e un'attività di cooperazione nazionale e internazionale con le altre banche e con le forze dell'ordine. L'Abi ha diffuso la lettera circolare "Azioni di sistema in materia di frodi informatiche", che descrive le modalità di partecipazione delle banche al processo di scambio informativo".

In particolare, la collaborazione tra Abi e Polizia di Stato ha portato alla realizzazione della convenzione per la prevenzione dei crimini informatici nel settore bancario italiano, per la definizione di un piano di collaborazione per il contrasto del crimine informatico, prevedendo lo scambio in tempo reale delle informazioni rilevanti e ha portato alla partecipazione attiva di Abi Lab nel progetto europeo Of2Cen (Online Fraud Cyber Center and Expert Network) finalizzato alla realizzazione di una piattaforma per lo scambio di informazioni tra le banche e forze dell'ordine su frodi online. Ma cosa fanno i principali gruppi creditizi nazionali su questo fronte? Partendo dal questionario inviato ogni anno da Abi Lab alle banche italiane, Plus24 ne ha realizzato uno proprio che ha distribuito ai principali gruppi creditizi nazionali. Ecco il testo e le risposte di UniCredit, Monte dei Paschi di Siena, Ubi e BancoPosta / Poste Italiane.


IL QUESTIONARIO

A - Informazioni - sensibilizzazione alla clientela

A1 – Il vostro Istituto / Gruppo bancario prevede informativa alla clientela retail / corporate contro i rischi di frodi informatiche sul proprio portale di Internet banking? Se sì, quali?
A2 – Il vostro Istituto / Gruppo bancario prevede informativa alla clientela retail / corporate contro i rischi di frodi informatiche in filiale? Se sì, quali?
A3 – Il vostro Istituto / Gruppo bancario prevede informativa alla clientela retail / corporate contro i rischi di frodi informatiche nell'informativa contrattualistica? Se sì, quali?
A4 – Il vostro Istituto / Gruppo bancario prevede informativa alla clientela retail / corporate contro i rischi di frodi informatiche via email? Se sì, quali?
A5 – Il vostro Istituto / Gruppo bancario prevede informativa alla clientela retail / corporate contro i rischi di frodi informatiche via posta tradizionale? Se sì, quali?
A6 – Il vostro Istituto / Gruppo bancario prevede informativa alla clientela retail / corporate contro i rischi di frodi informatiche via media (inserzioni e advertising stampa-radio-tv-web-social media)? Se sì, quali?


B - Strumenti di sicurezza alla clientela corporate
B1 – Il vostro Istituto / Gruppo bancario prevede per la clientela corporate contro i rischi di frodi informatiche policy aziendali in materia di sicurezza informatica? Se sì, quali?
B2 – Il vostro Istituto / Gruppo bancario prevede per la clientela corporate contro i rischi di frodi informatiche strumenti e soluzioni per la protezione delle postazioni (PC utente)? Se sì, quali?
B3 – Il vostro Istituto / Gruppo bancario prevede per la clientela corporate contro i rischi di frodi informatiche l'adozione di buone pratiche di comportamento? Se sì, quali?


C – Strumenti di sicurezza per la clientela retail / corporate

C1 – Il vostro Istituto / Gruppo bancario prevede per la clientela retail / corporate contro i rischi di frodi informatiche strumenti di monitoraggio delle transazioni anomale? Se sì, quali?
C2

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