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TOKYO - L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso dello 0,33% a 15.676,18 punti nel giorno in cui la Bank of Japan ha evitato di prendere nuove iniziative nonostante il forte calo del Prodotto interno lordo del secondo trimestre seguito al rialzo dell'Iva. Pur riconoscendo l'indebolimento di alcuni settori, la banca centrale stima che nel complesso l'economia resti su un trend di moderata ripresa e che l'effetto negativo sui consumi provocato dall'aumento della pressione fiscale indiretta stia lentamente evaporando.

Il mercato azionario giapponese è quindi apparso in consolidamento dopo i recenti guadagni che hanno portato l'indice guida ai massimi da otto mesi.
Lo yen si mantiene debole ma ha recuperato sotto la soglia di 105 sul dollaro rimbalzando leggermente rispetto ai recenti minimi da otto mesi, mentre l'euro è tornato sotto quota 138, in attesa delle decisioni della Banca centrale europea.
Le aspettative degli investitori sono piuttosto positive dopo il rimpasto governativo di ieri, in cui il premier Abe ha cambiato due terzi dei ministri. Gli investitori hanno preso nota della nomina del riformista Yasuhisa Shiozaki a ministro della Sanità (da cui dipende il Government Pension Investment Fund), fautore di una strategia di investimenti aggressiva per il maggior fondo pensioni pubblico del mondo. Ma la nomina dell'ex ministro della Giustizia Tanigaki a segretario generale del partito lascia intendere che l'orientamento resta quello di procedere come previsto a un nuovo incremento dell'Iva a partire dall'ottobre dell'anno prossimo, il che potrebbe frenare l'economia più di quanto possa essere preventivato. L'eventuale decisione sarà comunque accompagnata da una terza manovra di stimoli fiscali per cercare di attenuarne gli effetti e probabilmente anche da mosse ulteriormente espansive da parte della banca centrale.

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