Le Borse europee chiudono in rialzo e azzerano le perdite della scorsa settimana mentre Wall Street apre contrastata. A Piazza Affari il FTSE MIB mette a segno un rialzo dell’ 1,09%. In evidenza i bancari guidati dal recupero di Banca Mps . I titoli del credito non risentono alle indiscrezioni provenienti dalla Spagna secondo cui potrebbero essere bocciate ai prossimi stress test (i dati saranno resi noti il 26 dicembre) almeno 11 istituti (fra cui tre italiani). Stabili anche gli altri listini europei. A Tokyo il Nikkei ha chiuso in rialzo del 2,6%, in scia al balzo messo a segno ieri da Wall Street e dai mercati europei con il listino milanese maglia rosa.

Il sentiment è tornato positivo sull’ipotesi (smentita però dalla Bce) che la Banca centrale europea possa lanciare tra dicembre e i primi mesi del 2015 un piano di acquisto di corporate bond, da affiancare al piano di acquisto di covered bond partito questa settimana e di cui non si conoscono ancora dettagli e numeri.

Inflazione negli Usa oltre le attese
L'inflazione negli Stati Uniti in settembre è salita dello 0,1%. Al netto degli alimentari e dell'energia l'aumento è stato dello 0,1%. Il dato è superiore alle attese degli analisti che scommettevano su prezzi invariati. L'inflazione, nonostante il lieve aumento, resta sotto l'obiettivo della Fed ma le concede margini - secondo gli analisti - per mantenere i tassi bassi. Il dato sull’inflazione negli Stati Uniti resta un market mover, sorvegliato speciale in vista dei pericoli di disinflazione sollevati da esponenti della Federal Reserve, legati al recente deprezzamento del valore del petrolio.

La risposta di Wall Street
Chiusura in perdita per la Borsa di Wall Street, condizionata dalle notizie di cronaca provenienti dal Canada, con l’assalto al Parlamento di Ottawa. L'indice Dow Jones è calato dello 0,92% e si è fermato a 16461,32 punti. L'indice Nasdaq ha chiuso in calo dello 0,83%, fino a 4382,85 punti.

Le minute della Fed confermano divisioni su rialzo dei tassi
La Bank of England resta spaccata sulla linea di mantenere il suo tasso chiave al minimo storico di 0,50 per cento. Le minute dell'ultima riunione del Monetary Policy Committee, appena diffuse, mostrano come per la terza volta consecutiva due membri del direttivo hanno proposto un aumento immediato dello 0,25% del tasso bancario. Gli altri sette membri del comitato di politica monetaria hanno invece votato per mantenere il tasso invariato, motivando la decisione con l'assenza di prove circa un aumento delle pressioni inflazionistiche. Unanimita' per la conferma a 375 miliardi di sterline del programma di acquisto titoli.

Spread in calo
Sul mercato obbligazionario spread Btp-Bund in calo all'apertura dei mercati finanziari. Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani e quelli tedeschi è a 161 punti base, mentre ieri in chiusura era a quota 164 (rendimenti dei bond dell’Eurozona). Oggi è il terzo giorno per il collocamento tramite il pubblico retail del BTp Italia (indicizzato all’inflazione italiana, durata 6 anni). Nei primi due giorni la raccolta si attestata a circa 4 miliardi, di molto inferiore rispetto a quanto raccolto in occasione del precedente analogo titolo emesso lo scorso aprile. Un dato considerato «soddisfacente» dal Tesoro che però - probabilmente per aumentare la raccolta - starebbe valutando di alzare il tasso minimo garantito rispetto alla soglia attualmente definita all’1,15%.

Euro in ribasso
L'euro scende sotto 1,27 dollari per la prima volta da una settimana, per le voci, riprese dalla Efe e rilanciate dalla Reuters, che almeno 11 banche di diversi paesi europei avrebbero fallito gli stress test della Bce che saranno diffusi domenica. La moneta europea passa di mano a 1,2691, dopo un minimo di 1,2680 dollari(cambio euro/dollaro e convertitore di valute).

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