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Questo articolo è stato pubblicato il 09 gennaio 2015 alle ore 07:35.
L'ultima modifica è del 09 gennaio 2015 alle ore 07:48.
TOKYO – L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in lieve rialzo dello 0,18% a quota 17.197,73 punti. Il mercato azionario si era indirizzato in mattinata ad assecondare la tendenza al recupero manifestatasi in modo spiccato nella sessione precedente, grazie per lo piu' ai medesimi fattori: il traino dei guadagni a Wall Street e le attese sempre piu' concrete di una politica monetaria piu' espansiva da parte della banca centrale europea.
Del resto, il fatto che l'inflazione a dicembre in Cina sia rimasta in sostanza intorno ai minimi da cinque anni (sia pure con un lieve rialzo all'1,5% dall'1,4% di novembre) fa ipotizzare un atteggiamento ulteriormente accomodante anche da parte delle autorita' di Pechino.
E queste attese di stimoli monetari attutiscono i timori sullo stato di salute dell'economia globale, mentre in Giappone stanno per arrivare nuovi stimoli fiscali.
Un leggero indebolimento iniziale dello yen nella fascia alta di un cambio tra 119 e 120 sul dollaro aveva contribuito a incentivare gli acquisti sul mercato azionario giapponese. Nella fase finale delle contrattazioni, pero', lo yen ha interrotto la discesa e i corsi si sono stabilizzati sui livelli della sessione precedente.
Oggi,, del resto, è stato reso noto che l'indice degli indicatori coincidenti a novembre e' sceso di un punto a 108,9, mentre l'indice degli indicatori guida (che tende ad anticipare il trend dei mesi seguenti) e' in calo di 0,7 punti a 103,8. Fonti governative hanno altresi' confermato che nel corrente anni fiscale (a tutto marzo) l'economia dovrebbe contrarsi intorno allo 0,5%, in forte contrasto con le ottimistiche previsioni rilasciate nel luglio scorso di un Pil reale in crescita dell'1,2%.
Tra i titoli in evidenza, oltre ad alcuni grandi esportatori come Toyota, spicca quello di Fast Retailing (la holding del marchio di abbigliamento Uniqlo), oggetto di forti acquisti iniziali dopo le comunicazioni di eri, secondo cui l'utile netto nel primo trimestre dell'esercizio finanziario (a tutto novembre) ha superato le attese con un balzo del 63% legato alla buona performance delle attivita' all'estero.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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