L'inflazione in Cina scende all'1,5% nel 2014 e a +0,3% a dicembre, al minimo da 5 anni a questa parte. In calo anche del 3,3% l'indice annuale dei prezzi alla produzione, che arretra dello 0,6% mensile. Nel 2014 l'indice dei prezzi al consumo si attesta al 2%, contro il 3,5% previsto dal Governo.
I dati sull'inflazione rafforzano le aspettative di nuovi rallentamenti dell'economia.

La Borsa ne ha risentito, specie quella di Shanghai. L'indice CSI300 delle big quotate a Shanghai e Shenzhen è sceso dello 0,4 per cento a 3,546.72 punti, mentre lo Shanghai Composite Index ha perso lo 0,2 per cento a 3,285.41 punti.
Il volume totale di azioni A quotate a Shanghai scambiate è stato di 41,0 miliardi di azioni, mentre il volume di Shenzhen è stato 16,1 miliardi.

L'azienda non ha ancora onorato il pagamento di interessi dovuti all'8 gennaio, dopo che gia' non e' riuscita a rimborsare un prestito bancario in il 31 dicembre, mentre si prendeva atto delle dimissioni del suo presidente Kwok Ying Shing. Almeno tre istituzioni finanziarie hanno chiesto a un tribunale di Shenzhen di intervenire e un eventuale default sarebbe il primo di un home developer per Hong Kong.

Si attende un cavaliere bianco che risolva la situazione, Kaisa ha beni per un valore di 105,6 miliardi di yuan (17 miliardi dollari) al 30 giugno, per un quinto a garanzia di prestiti bancari. Il default in queste condizioni sembra davvero probabile.

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