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Questo articolo è stato pubblicato il 25 luglio 2010 alle ore 15:00.
Per la rivoluzione digitale bisognerà attendere ancora un po'. Qualche mese o poco più, si augurano i cinquemila notai che sullo sviluppo informatico hanno puntato, negli ultimi 10 anni, una fiche da 14 milioni. Già dal 3 agosto però – con il debutto del Dlgs 110/2010, pubblicato nella «Gazzetta Ufficiale» n. 166, il 19 luglio scorso – saranno a regime molte novità telematiche, dalle procure alle copie conformi, destinate a semplificare la vita di cittadini e imprese («senza costi aggiuntivi», sottolineano i notai).
Le novità in arrivo
Per l'entrata in scena del rogito "online" serviranno alcuni decreti attuativi che il ministero della Giustizia sta mettendo a punto e che dovrebbero essere pronti per la fine dell'anno. Per la preparazione degli atti che devono essere conservati nello studio notarile – compravendite, atti societari, e ipoteche – la digitalizzazione è ovviamente già possibile. Ma perché la carta scompaia del tutto è necessario una banca dati a prova di intrusione. «È quello che ha sta realizzando il Consiglio nazionale del notariato. Tutti questi atti – sottolinea Roberto Braccio, consigliere nazionale e coordinatore della commissione studi informatici – in futuro saranno custoditi a Roma in un'unica banca dati. Il Ministero sta definendo le specifiche tecniche per gli standard di sicurezza».
Dall'anno prossimo perciò si potrà scegliere di rogitare online? «Certo. Oggi il venditore e l'acquirente che risiedono in città diverse – spiega Braccio – devono comunque incontrarsi affinché il notaio ne comprovi la volontà. Quando saranno emanati i decreti attuativi sarà possibile per venditore e acquirente recarsi da un notaio nella propria città e rogitare a distanza. Ciascuno dei due notai certificherà la firma di una delle due parti e invierà attraverso il canale telematico l'atto al collega. Infine, il rogito sarà trasmesso all'archivio unico con le stesse garanzie che oggi offre il formato cartaceo. La spesa non raddoppierà, ma sarà divisa fra i due notai».
Operative da agosto
Dal 3 agosto saranno applicabili, le norme del Dlgs 110 relative al rilascio delle copie, all'attestazione di conformità di copie di documenti formati su qualsiasi supporto e la rettifica degli errori mediante certificazione dello stesso notaio. In sostanza, gli atti che possono essere rilasciati dal notaio in originale (e che non devono essere custoditi), potranno avere la forma cartacea o informativa, dispiegando identici effetti legali. Una società potrà ottenere copia cartacea della contabilità informatica ovvero estratti su file delle scritture contabili sigillati con la firma digitale del notaio e inviarli via e-mail a tutte le proprie sedi. Mentre finora le copie cartaceee dei documenti dovevano essere spedite a mezzo posta. Analogo risparmio di tempo varrà per le procure. Dal 3 agosto le procure viaggeranno con la posta elettronica certificata. Inoltre, i notai potranno correggere unilateralmente eventuali errori materiali contenuti negli atti comunicandoli alle parti interessate, sempre con la pec.