Sisma Emilia, Equitalia sospende la riscossione. Lavoro, arrivano le deroghe alle comunicazioni obbligatorie

Nelle zone colpite dal sisma sono sospese la riscossione delle somme iscritte a ruolo, tutte le attività esecutive e cautelari, nonché quelle di notifica delle cartelle di pagamento e degli altri atti di riscossione. Lo comunica Equitalia con una nota. In materia di lavoro, invece, l'azienda o la Pa dell'Emilia Romagna che non rispetta le regole sulle denunce dei rapporti di lavoro non incorre in sanzioni. L'importante, spiega il ministero in una nota, è che nella comunicazione telematica al centro per l'impiego, comunicazione che registra l'instaurazione o la proroga di un rapporto, il datore di lavoro indichi «i motivi di forza maggiore».

La misura
Equitalia, si legge nella nota, in attesa di provvedimenti normativi ad hoc che stabiliscano quali siano i Comuni interessati dallo stato di emergenza, ha provveduto in via autonoma a sospendere ogni attività di riscossione nelle zone colpite dal terremoto. In particolare l'attività è sospesa in tutti i comuni delle province di Bologna (ad eccezione del Comune di Bologna), Ferrara, Reggio Emilia, Modena, Mantova e Rovigo.

Il sisma è causa di forza maggiore
Comunicazioni obbligatorie: con una nota del 31 maggio il ministero del Lavoro ha ricordato che, in base a un decreto interministeriale del 2007, restano escluse dall'obbligo di comunicazione entro il giorno antecedente alla data di assunzione quelle assunzioni effettuate a causa di "forza maggiore": si tratta di avvenimenti di carattere straordinario che il datore di lavoro non avrebbe potuto oggettivamente prevedere con l'esercizio dell'ordinaria diligenza e che sono tali da imporre un'assunzione immediata. Il sisma che ha colpito le popolazioni dell'Emilia rientra in queste ipotesi. Di conseguenza, conclude il ministero, saranno ammesse le comunicazioni tardive che indicheranno i «motivi di forza maggiore». Nessuna sanzione dunque per il datore di lavoro.

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