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Questo articolo è stato pubblicato il 24 dicembre 2012 alle ore 14:22.

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Se si facesse un concorso per «L'imposta dell'anno», l'Imu vincerebbe il titolo 2012 a mani basse. Non è stato l'unico sacrificio chiesto agli italiani negli ultimi 12 mesi (ci sono stati, ad esempio, i prelievi sugli investimenti, quelli sullo «scudo», quelli sulle barche) ma di sicuro è stato il più popolare e il più doloroso. E infatti l'imposta municipale si è subito candidata a protagonista assoluta della campagna elettorale, con lo scontro a distanza avvenuto domenica 23 dicembre tra il presidente del Consiglio Mario Monti e il leader Pdl Silvio Berlusconi.

Quanto vale l'Imu prima casa?

L'aspetto più universalmente fastidioso dell'Imu (trascurando per il momento l'impatto pesante in altri ambiti, quali le imprese o l'agricoltura) è l'essere tornata a colpire la prima casa, in molti casi con maggiore avidità rispetto all'Ici. La vecchia imposta comunale, al momento della sua abolizione, garantiva ai municipi circa 3 miliardi di incassi. Secondo quanto annunciato dal ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, il gettito del nuovo prelievo sulle abitazioni principali è 3 miliardi e 400 milioni, ma altre stime correggono questo valore portandolo oltre i 4 miliardi, tenendo conto degli incrementi d'aliquota decisi in alcuni Comuni.

Nel fare il confronto tra vecchia e nuova imposta, bisogna comunque considerare che:

- l'Imu si applica su un valore catastale dato da rendite non solo rivalutate ma anche moltiplicate per 160, anziché per 100, come accadeva con l'Ici

- l'Imu consente solo una pertinenza per tipo (un box e una cantina, ad esempio) all'abitazione principale e quindi chi dispone di più «appendici» deve pagare con le aliquote della seconda casa - molto più salate - sulle pertinenze successive alla prima

- il concetto di «abitazione principale» è stato irrigidito dalla manovra salva-Italia, riducendosi a casa di proprietà e in cui si risiede e si dimora effettivamente (questo per scoraggiare il comportamento dei coniugi che, in presenza di due case nello stesso Comune, hanno preso residenze distinte per far valere entrambi gli immobili come prima casa).

Quanto vale l'Imu per i Comuni?

L'Imu ha poi assunto un valore strategico per i sindaci, alle prese con i tagli dei trasferimenti statali e il patto di stabilità. La progressiva riduzione delle risorse assegnate dal governo centrale - un procedimento avviato già da anni e proseguito nel 2012 - ha di fatto costretto i municipi a ritoccare le aliquote al rialzo. Secondo la stima del Sole 24 Ore, il saldo ha aumentato mediamente la spesa del 50% rispetto all'acconto, per quanto riguarda l'abitazione principale.

Il «vizio» vale l'Imu?

Per ridurre l'aggravio sui cittadini proprietari di case, si è ipotizzato di intervenire sulle imposte che gravano su alcol, tabacco e giochi. Come detto più sopra, per individuare esattamente l'importo da sostituire si deve tener conto di più fattori. In ogni caso, ipotizzando un valore complessivo tra i 3 e i 5 miliardi, si deve tener conto che le imposte sul vizio sono meno generose di quel che sembrano e, in qualche caso, poco prevedibili.

Ad esempio: il gettito dal tabacco vale attualmente tra i 10 e gli 11 miliardi all'anno e cresce più o meno dell'uno per cento ogni dodici mesi. Sembra quindi adatto per garantire un extra gettito da destinare all'Imu, ma non potrebbe di certo sopportare da solo una crescita del 30%, necessaria per garantire l'ammanco. Grossolanamente, un pacchetto di sigarette oggi venduto a 5 euro dovrebbe passare ad almeno 6,50-7 euro.

Più ondivago, invece, l'andamento degli incassi da giochi: il Lotto sta tra i cinque e i sei miliardi, ma con forti oscillazioni da un anno all'altro, i proventi delle attività da gioco sono in calo costante (ormai sotto il miliardo) e anche le lotterie istantanee segnano il passo (1 miliardo e 200 miloni nei primi dieci mesi di quest'anno). Più promettenti i videopoker («apparecchi e congegni di gioco», nel gergo tributario) che potrebbero garantire all'Erario, nel 2012, una cifra attorno ai 4 miliardi.

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