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Questo articolo è stato pubblicato il 13 febbraio 2013 alle ore 16:06.

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La vicenda del commercialista fermato questa mattina dalla Guardia di Finanza di Ponte Chiasso, proveniente dalla Svizzera fa sorridere pensando al professionista (mica tanto...), che aveva nelle mutande rotoli di banconote da 500 euro. Lui è stato scoperto e ora dei 160mila euro che trasportava ne lascerà allo Stato italiano almeno 45mila, se non addirittura 75mila. Come sono disciplinati in casi simili i rapporti con il cliente? Il rischio è solo di quest'ultimo? Pagheranno fifty-fifty? Quello di questa mattina senz'altro dovrà informarsi con i colleghi "spalloni" - il termine usato per definire i contrabbandieri dediti ad esportare merci oltre frontiera - per trovare posti più sicuri dove nascondere il denaro.

Al termine di una chiacchierata con il tenente colonnello Alessandro Lucchini, comandante del gruppo della Gdf di Ponte Chiasso, vogliamo usare tutte le informazioni raccolte per redigere una sorta di spiritoso - ma realistico - decalogo per portare valuta in Svizzera.

1) Prima cosa da sapere è che sull'esportazione di valuta all'estero non si paga niente. Ecco il modello da compilare, in un'operazione da un paio di minuti. Le dichiarazioni sull'export di valuta finiscono in un data base a cui accedono il ministero dell'Economia e la Banca d'Italia.

2) Già che ci siamo ecco le regole per espatriare con ogni tipo di merce. Con l'ufficiale della Gdf, parlando di Svizzera, abbiamo individuato negli orologi i prodotti dove i pendolari del guadagno facile cercano di farla franca. Non con l'intensità che si registra a Livigno - enclave fiscale in territorio italiano - ma comunque con un discreto numero di persone che vengono in Italia con l'orologio al polso e si fanno spedire la garanzia a casa. Oppure la fanno rientrare in Italia con un'altra macchina o in altra data. Ma attenzione - spiega il tenente colonnello - al cosiddetto consumato in frode, inerente ai beni immessi illegalmente in consumo nel territorio dello Stato nei casi in cui il sequestro in flagranza di reato non sia stato possibile. Per questo, eventuali garanzie orfane del prodotto possono portare a provvedimenti spiacevoli per chi li subisce.

3) Abbiamo detto che si può portare all'estero quanto denaro in contante si vuole. Fino a 9.999,99 euro si può farlo senza dover dichiarare nulla. Certo è, come nel caso di questa mattina, che se la Finanza ti trova con 9mila euro si insospettisce, perché capisce che la persona conosce la norma. Meglio quindi - valutazione del tutto personale e senza volere istigare nessuno all'irregolarità - dichiarare massimo 2-3mila euro e nascondere il resto.

4) Sfatiamo ora un luogo comune. I fermi non si registrano dall'Italia verso la Svizzera ma in maniera equivalente da e per l'Italia, «di norma 50-50» dice il tenente colonnello. Perché chi porta all'estero illegalmente il denaro ha poi necessità di riportarlo - sempre in contanti (il bonifico è tracciabile) - per spenderlo in Italia.

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