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Questo articolo è stato pubblicato il 30 dicembre 2010 alle ore 16:04.
«Gli uomini si avvicendano nei posti di responsabilità, la patria resta realtà perenne». E, nel suo caso, l'avvicendamento era avvenuto da pochissimo. Perchè il sesto presidente della Repubblica, Giovanni Leone, fu eletto il 24 dicembre 1971 (al 23° scrutinio con 518 voti su 1.008) e prestò giuramento il 29. Due giorni dopo, davanti al paese, l'esordio. Fu un discorso rapido, il più breve della storia repubblicana, ma affettuoso fin dalle prime battute. «Mi è caro inviarvi un saluto e un augurio. Un augurio a ciascuna famiglia, raccolta nel calore del Capodanno. Un augurio a tutti gli italiani come comunità nazionale». Quella comunità a cui, nel 1973, chiede «ferma decisione» nell'affrontare la «grave crisi» che investe il paese. Quattro anni dopo una piccola rivoluzione investirà anche la trasmissione del messaggio del presidente sulle tv degli italiani: il passaggio dal bianco e nero al colore.
AUDIO / 1971 - Messaggio di fine anno agli italiani del presidente Leone
AUDIO / 1973 - Messaggio di fine anno agli italiani del presidente Leone
VIDEO / 1977 - Messaggio di fine anno agli Italiani del presidente Leone
I DISCORSI DEI PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA
Luigi Einaudi;
Giovanni Gronchi;
Antonio Segni;
Giuseppe Saragat;
Giovanni Leone;
Sandro Pertini;
Francesco Cossiga;
Oscar Luigi Scalfaro;
Carlo Azeglio Ciampi;
Giorgio Napolitano;