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Questo articolo è stato pubblicato il 11 aprile 2011 alle ore 13:27.

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Le famiglie italiane che hanno sottoscritto un mutuo per l'acquisto di un appartamento sono a rischio povertà e circa una famiglia su quattro non è più in grado di garantire il regolare pagamento della rata mensile concordata con la banca. Sono alcune delle indicazioni che emergono dall'Osservatorio Regionale sul Costo del Credito promosso da Caritas Italiana e Fondazione Culturale Responsabilità Etica e realizzato in collaborazione con il Centro Culturale Francesco Luigi Ferrari.

Aumenta la percentuale delle famiglie a rischio
Secondo i dati raccolti, se si considerano le spese per la gestione della casa (tariffe e bollette), quasi il 50% dei nuclei familiari è costretto a versare il 30% del proprio reddito per la casa. Considerando l'incidenza della rata sul reddito delle famiglie, l'Osservatorio evidenzia per il 2011 come la percentuale di famiglie a rischio torni sui livelli vicini al 2007, registrando «un significativo peggioramento». Tra il 2007 e il 2010, invece, il calo delle rate indotto dai tassi di interesse si era tradotto in una diminuzione dell'incidenza delle famiglie a rischio, che era passata dal 25 al 23 per cento. I soggetti più a rischio si confermeranno «le famiglie mononucleari e le famiglie composte da un adulto e da uno o più figli, con un'età inferiore ai 34 anni», dove il genitore è lavoratore autonomo oppure in cerca di un'occupazione.

Le famiglie in difficoltà si trovano soprattutto in Liguria e Abruzzo
Guardando alla distribuzione territoriale, le famiglie più a rischio abitano in Liguria, Abruzzo, Molise, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna. «Se si escludono l'Abruzzo e il Molise che oltre dalla crisi economica sono stati colpiti dal noto terremoto - segnala il rapporto - si comprende che le regioni più esposte sono proprio quelle economicamente più dinamiche ovvero quelle che consentivano di scommettere maggiormente sul futuro».

Per quanto riguarda, invece, le famiglie in affitto, l'Osservatorio evidenzia «una maggiore vulnerabilità che si presenta nell'accesso al credito e nella sostenibilità economica dell'indebitamento». Il 2011 per le famiglie in affitto si conferma un anno comunque difficile, condizionato dalla combinazione tra il «peggioramento delle condizioni economiche delle famiglie e il lieve aumento dei tassi di interesse». Se si includono le spese per la gestione della casa, la percentuale di famiglie a rischio in questo segmento oscilla tra il 67 e il 68 per cento.

Il icedirettore Caritas: «Poche speranze per il quoziente familiare»
«Non credo ci siano delle grosse speranze nel prossimo futuro per il quoziente familiare che comunque resta un tassello della riforma fiscale». A dirlo, a margine della presentazione dello studio, è Francesco Marsico, vicedirettore di Caritas Italiana. Per Marsico attualmente i comuni scaricano i costi occulti sui servizi e questo, ha spiegato, è un problema molto grave che ricade sulle famiglie. Un altro aspetto posto in evidenza è la necessità che un paese offra dei sostegni alle famiglie soprattutto in un momento di crisi, altrimenti il senso di essere in Europa si riduce solo ad uno slogan. Infine Marsico ha sottolineato che anche le famiglie hanno diritto di chiedere all'esecutivo e allo Stato di mettere in atto delle politiche sociali.

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