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Questo articolo è stato pubblicato il 24 aprile 2011 alle ore 15:28.

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Linea dura di Federmeccanica contro gli iscritti Fiom dopo l'ok dei giudici al ricorso delle tute blu CgilLinea dura di Federmeccanica contro gli iscritti Fiom dopo l'ok dei giudici al ricorso delle tute blu Cgil

Nuovo round in arrivo nella battaglia tra la Fiom e le aziende metalmeccaniche. Secondo quanto riporta oggi il quotidiano il Mattino, le prime pronunce dei tribunali civili a favore delle tute blu della Cgil contro il contratto separato del 2009 «avranno conseguenze immediate» da parte di Federmeccanica.

«Non oltre la metà della prossima settimana infatti», secondo quanto riporta il giornale, Federmeccanica chiederà alle aziende contro le quali erano stati presentati i ricorsi Fiom di non corrispondere più ai lavoratori iscritti a quel sindacato gli aumenti salariali ottenuti in base al nuovo contratto collettivo delle tute blu, quello del 2009, firmato da tutti i sindacati di categoria ad eccezione proprio della Fiom».

Venerdì 22 aprile un giudice del lavoro di Modena ha accolto il ricorso della Fiom contro il contratto separato del 2009 per sette aziende (Emmegi, Maserati, Rossi, Glem Gas, Ferrari, Case New Holland e Titan ndr.). La pronuncia - ha scritto la Fiom in un comunicato - conferma che il contratto del 2008 è quello legittimamente in vigore. La sentenza del tribunale di Modena segue un'analoga pronuncia da parte di un tribunale di Torino.

«Gli iscritti Fiom - spiega Rocco Palombella, leader delle tute blu della Uil, tra i sindacati firmatari dell'intesa - nelle aziende interessate dalle sentenze sono destinati a perdere i benefici legati agli incrementi salariali previsti con il contratto 2009: 68 euro medi di aumento mensile che saliranno a 110 dal primo gennaio 2012, con tutte le ricadute su turni e festività».

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