Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 27 aprile 2011 alle ore 06:38.

Non teme che, viste le tendenze dei mesi recenti e alcune lacune normative, stiano tornando i comportamenti disinvolti nella finanza?
Passera. L'idea che i mercati siano capaci di autoregolamentarsi si è dimostrata ancora una volta falsa. In assenza di regole, i mercati non vanno verso situazioni di equilibrio ma verso bolle speculative. Dire che tutto sta tornando come prima della crisi però non è corretto. Le nuove regole di Basilea 3 impongono requisiti di capitale e di liquidità più elevati per tutte le banche. Con conseguente riduzione della leva finanziaria e quindi dei rischi che una singola banca può assumere. Detto questo, sappiamo che esistono "animali" finanziari che non sono banche ma società d'investimento. Svolgono, legittimamente, trading proprietario. L'essenziale è che siano sottoposti a criteri di ponderazione diversi sul capitale, rispetto a chi fa banca come la facciamo noi.
Come fare per limitare l'enorme speculazione su vecchi e nuovi derivati?
Passera. In generale, i derivati non vanno demonizzati perchè ce ne sono di utili a copertura di andamento di tassi e valute. La mia idea è che strumenti così rischiosi debbano andare verso una sempre maggiore standardizzazione e passare attraverso mercati regolamentati. Inoltre, trattandosi di strumenti dal profilo assicurativo, non possono non essere coperti da riserve adeguate. Dal punto di vista della vendita al pubblico di prodotti complessi con la Mifid si sono passi avanti significativi, per evitare che strumenti rischiosi vengano venduti a chi non ha propensione a quella tipologia di rischio.
Gli stress test attualmente in corso sulle grandi banche serviranno a dare tranquillità al mercato?
Passera. L'importante è che anche negli stress test vengano applicate le stesse regole dappertutto. L'anno scorso, con i primi test, sono rimasti i dubbi che non sia andata così.
La crisi finanziaria però è tutt'altro che finita e sta minacciando i debiti sovrani dei Paesi periferici dell'Europa. In queste ore c'è allarme per la Grecia. A quanto ammonta l'esposizione di Intesa Sanpaolo ai titoli di Stato dei cosiddetti Pigs? Non crede che oltre ai possessori di titoli pubblici, dovrebbero pagare la crisi anche i detentori di obbligazioni bancarie?
Passera. Per quanto riguarda la nostra esposizione ai Pigs, essa è inferiore al 2% dell'attivo e non ci preoccupa. Sul tema delle obbligazioni bancarie, è in corso un dibattito che non ha portato a soluzioni definitive. La mia opinione personale è che sia sbagliato, o quantomeno che abbia più svantaggi che vantaggi, ipotizzare che tutte le obbligazioni bancarie possano diventare contingent capital in caso di crisi. Diverso è dire, invece, che ci sono alcune forme di obbligazioni che, in certi casi di crisi, diventano capitale.
Permalink
Listino azionario italia
Moved Permanently
The document has moved here.
Principali Indici
Moved Permanently
The document has moved here.
Moved Permanently
The document has moved here.
Ultimi di sezione
-
banche
«UniCredit più forte sul capitale con la crescita dei profitti»
-
tlc & media
Telecom, accordo sui contenuti con Mediaset
di Antonella Olivieri
-
trimestrali
Chrysler accelera nel II trimestre
di Andrea Malan
-
finanza
Mediobanca rileva il 51% di Cairn Capital. Utili in crescita del 27%, il titolo brilla in Borsa
-
la giornata dei mercati
Borse positive dopo i dati Usa, Milano +1,87%. Banche a picco ad Atene - Mediobanca fa shopping e sale (+6%)
-
ACQUISIZIONI
PartnerRe, Exor vince la partita
di Marigia Mangano