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Questo articolo è stato pubblicato il 21 giugno 2011 alle ore 20:15.
L'ultima modifica è del 21 giugno 2011 alle ore 16:17.

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Tra Libia, fisco e ministeri al Nord, Berlusconi cerca la quadra per non urtare Bossi.Tra Libia, fisco e ministeri al Nord, Berlusconi cerca la quadra per non urtare Bossi.

Non esiste alternativa a questo governo, ma non sarò premier a vita
Berlusconi rivendica anche che non esiste alternativa a questa maggioranza, proprio come aveva fatto più volte nei giorni scorsi. «Il nostro governo deve continuare a lavorare perché gli italiani ci hanno scelto e perché dobbiamo continuare a governare. Lo dico con chiarezza, non esiste alternativa a questo governo». Non dico dopo di me il diluvio, ha aggiunto il Cavaliere, ma «non c'è alternativa» a questa alleanza. Io, ha poi rimarcato il premier, «non voglio rimanere per sempre a Palazzo Chigi, né fare il leader a vita del centrodestra, ma voglio lasciare in eredità all'Italia una grande partito che sia l'erede della tradizione popolare europea e che sia il baluardo primo della democrazia e della libertà».

Appello ai centristi ma giocano di rimessa
Poi, dopo aver evidenziato che l'alleanza tra Pdl e Lega «è l'unico assetto politico in grado di dare governabilità e affidabilità internazionale al Paese», il premier torna ad ammiccare a Pier Ferdinando Casini e ai suoi non senza riservare al leader dell'Udc qualche staffilata. «Ho sempre auspicato l'ingresso nella maggioranza dei più moderati e di coloro che fanno parte del Partito popolare europeo. Ma tra i centristi è prevalso il desiderio di giocare di rimessa e non di governare. Voglio lasciare all'Italia un partito ispirato al Partito popolare europeo».

Dopo Consiglio Ue sì a manovra e a riassetto del fisco
Berlusconi ricorda inoltre gli obiettivi raggiunti dall'esecutivo e i prossimi impegni chiesti da Bruxelles dopo aver sottolineato quanto fatto dall'esecutivo. «Il 6 maggio abbiamo inviato alla Commissione Ue il programma di riforme e stabilità assumendoci la piena responsabilità davanti ai cittadini e ai partner Ue. Dall'Europa è arrivato un giudizio incoraggiante sia per la crescita che per lo sviluppo». Il 23 e 24 giugno, ricorda ancora il premier, «il Consiglio Ue approverà la raccomandazione della Commissione sui programmi e subito dopo approveremo la manovra europea di rigore e sviluppo e la riforma fiscale, e attueremo la riforma per il Sud. Prima della pausa estiva adotteremo le misure necessarie per rispettare gli impegni europei».

Sud: attueremo il piano e il Cipe si riunirà ogni mese
Proprio sul Sud il Cavaliere assicura che «attueremo il piano per il Sud che io personalmente sono impegnato a seguire con una precisa e serrata tabella di marcia. Da qui alla fine della legislatura riuniremo il Cipe ogni mese con l'obiettivo di dar vita agli 8 interventi prioritari che prevede il piano». Un modo per rassicurare anche la consistente fetta di parlamentari del Meridione, a cominciare dal sottosegretario Gianfranco Miccichè, che minacciano di lasciare la maggioranza in assenza di risposte.

Nucleare: dopo Fukushima nuova strategia energetica
Poi il presidente del Consiglio torna sull'esito del referendum sul nucleare per chiarire che «la scelta degli italiani di abbandonare il nucleare all'indomani della catastrofe di Fukushima impone la messa a punto di una nuova strategia energetica nazionale». Il governo, prosegue Berlusconi, «sta lavorando per la diversificazione delle nostre fonti di approvvigionamento, al fine di garantirci la sicurezza energetica e di ridurre il costo dell'energia per le famiglie e per le imprese».

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